Molti utenti rischiano presto di perdere l’accesso alla chat più usata al mondo senza rendersene conto.
Chi non ha mai avuto la sensazione di dare per scontato qualcosa che utilizza ogni giorno? Un gesto automatico, come aprire l’app di messaggistica per inviare una foto, controllare i messaggi del lavoro o semplicemente salutare un amico. Proprio quando diventa un’abitudine imprescindibile, arriva la notizia che potrebbe cambiare queste certezze.
Sempre più persone si affidano a WhatsApp come unico strumento di comunicazione rapida, ma pochi immaginano che da un momento all’altro il servizio potrebbe smettere di funzionare sul proprio telefono. E non si tratta di una scelta personale o di un problema tecnico passeggero: dietro c’è una decisione ufficiale che riguarda milioni di utenti.
La società madre di WhatsApp, Meta, ha annunciato che a partire dal 1° settembre 2025 entreranno in vigore nuovi requisiti minimi per utilizzare l’app. In pratica, i dispositivi che non dispongono almeno di Android 5.0 o di iOS 12 non potranno più accedere alla piattaforma.
Questa decisione fa parte di una strategia più ampia: innalzare gli standard di sicurezza e migliorare le prestazioni generali. Tuttavia, per chi possiede smartphone più vecchi significa la perdita graduale di aggiornamenti, patch di sicurezza e, infine, la completa impossibilità di utilizzare WhatsApp.
Tra i modelli che diranno addio all’app ci sono veri e propri classici del mercato mobile.
Samsung: Galaxy S3, Galaxy S4 Mini, Galaxy Note 2, Galaxy Core, Galaxy Trend.
Questi modelli, pur avendo segnato un’epoca, non rispondono più ai requisiti richiesti dall’app di messaggistica.
La prima misura raccomandata è salvaguardare le proprie informazioni. È possibile effettuare un backup completo delle chat e dei file multimediali tramite Google Drive o iCloud, così da non perdere anni di conversazioni.
Chi desidera continuare a usare WhatsApp dovrà inevitabilmente orientarsi verso un dispositivo più recente, in grado di supportare i nuovi standard. In questo modo si eviterà non solo l’interruzione del servizio, ma anche i rischi legati alla mancanza di aggiornamenti di sicurezza.
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