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Economia

Il Fisco ritorna in agguato: scattano nuovi accertamenti, ecco come evitare sanzioni da capogiro

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Sono iniziati i controlli a campione sul Modello 730/2025. Come avvengono e cosa fare se si viene coinvolti?

Nelle ultime settimane, tantissimi contribuenti stanno ricevendo comunicazione di controlli effettuati dall’Agenzia delle Entrate sulla Dichiarazione dei Redditi 2025. Lo scopo degli accertamenti è verificare la presenza di eventuali errori materiali o formali che influiscono sulle imposte da pagare o di scoprire ipotesi di evasione fiscale.

Il Fisco ritorna in agguato: scattano nuovi accertamenti, ecco come evitare sanzioni da capogiro (informazioneoggi.it)

In caso di irregolarità, gli interessati ricevono comunicazione dal Fisco sugli esiti dei controlli. Per evitare di dover pagare sanzioni o maggiorazioni, è fondamentale conoscere le tipologie di accertamento dell’Agenzia delle Entrate.

Controlli dell’Agenzia delle Entrate sul 730/2025: come si svolgono?

Il primo controllo a cui si può essere sottoposti è quello preventivo, che scatta se dalla dichiarazione è emerso un credito superiore a 4 mila euro. Il contribuente che ha inviato il Modello 730 in autonomia, riceve una comunicazione nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate e un’email all’indirizzo di posta elettronica indicato. Per chi ha provveduto tramite CAF o professionista abilitato, l’avviso verrà inoltrato a quest’ultimo.

Controlli dell’Agenzia delle Entrate sul 730/2025: come si svolgono? (informazioneoggi.it)

Chi si serve della dichiarazione dei redditi precompilata o semplificata, tuttavia, non è soggetto ai controlli preventivi, ma solo a quelli successivi, che possono essere di tre tipi: automatico, formale e di merito. Il controllo automatico può riguardare tutti e viene compiuto tramite appositi software all’avanguardia, diretti a individuare errori e anomalie tra la documentazione presentata e le informazioni già presenti nell’Anagrafe Tributaria. Se vengono riscontrate incongruenze, l’Agenzia delle Entrate invia al contribuente un avviso tramite PEC, raccomandata con ricevuta di ritorno e canale Entratel (nel caso di invio tramite intermediario).

Il controllo formale, invece, è più dettagliato e riguarda solo le dichiarazioni dei redditi selezionate a livello centrale, tramite controlli a campione. La documentazione viene confrontata con i documenti giustificativi dei dati inseriti e, in caso di anomalie, il contribuente deve esibire o inoltrare la certificazione comprovante la correttezza di quanto dichiarato e rispondere a tutti i dubbi del Fisco. Se l’interessato non provvede, riceve una richiesta di pagamento delle somme dovute e non versate.

L’ultimo tipo di controllo è quello di merito, diretto a individuare casi di evasione fiscale totale o parziale. Il controllo di merito può essere effettuato tramite ispezioni, accessi, invio di questionari oppure convocazioni dei contribuenti presso le sedi dell’Agenzia delle Entrate, per ottenere ulteriori prove. Non tutte le dichiarazioni dei redditi finiscono nel mirino di tale tipo di controllo, ma solo quelle che presentano elevati elementi di rischio, che fanno pensare a ipotesi di evasione volontaria da parte dei soggetti coinvolti.

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