Bonus Affitto Giovani, migliaia esclusi: il requisito che taglia fuori tutti

Cattive notizie per chi pensava di richiedere il Bonus Affitto giovani 2025: la falla che in pochi hanno notato.

Il bonus affitto giovani è una misura fiscale pensata per gli under 31, che possono così ottenere una detrazione IRPEF sul canone di locazione fino a un massimo di 2.000 euro annui. L’agevolazione, tuttavia, non è universale: uno dei requisiti fondamentali riguarda la tipologia di contratto stipulato, e questo dettaglio sta lasciando esclusi migliaia di potenziali beneficiari.

Miniature di case sopra monete
Bonus Affitto Giovani, migliaia esclusi: il requisito che taglia fuori tutti – informaizoneoggi.it

Il meccanismo del bonus prevede che la detrazione possa essere richiesta solo per contratti di locazione regolarmente registrati, stipulati per immobili destinati a residenza del locatario e diversi dall’abitazione principale dei genitori. L’obiettivo è sostenere i giovani tra i 20 e i 31 anni con reddito annuo non superiore a 15.493,71 euro. La detrazione si applica in dichiarazione dei redditi per i primi quattro anni del contratto, con un minimo di 991,60 euro e pari comunque al 20% del canone versato.

Contratti transitori: perché sono esclusi

La normativa esclude in modo esplicito i contratti di locazione transitori, ossia quelli di durata compresa tra 1 e 18 mesi stipulati per esigenze abitative temporanee. Questo significa che chi affitta un immobile con questa formula, spesso usata da studenti fuori sede o lavoratori in trasferta, non può accedere al beneficio fiscale. Una mancanza non indifferente, considerando che sono proprio questi i contratti tra i più utilizzati dai giovanissimi.

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Contratti transitori: perché sono esclusi – informazioneoggi.it

I contratti agevolati devono essere stipulati ai sensi della legge n. 431/1998, che disciplina le locazioni a uso abitativo di lunga durata. Le formule brevi non sono compatibili con l’obiettivo del bonus, pensato per incentivare la stabilità abitativa e favorire l’uscita dei giovani dalla casa dei genitori in modo duraturo.

L’esclusione dei contratti transitori ha quindi un impatto rilevante, soprattutto nelle città con alta mobilità lavorativa e universitaria, dove questa tipologia di accordo è molto diffusa. Pur garantendo flessibilità, i contratti brevi non permettono di usufruire della detrazione, lasciando fuori una fetta consistente di under 31 che, pur avendo i requisiti di età e reddito, non possono soddisfare quello sulla durata contrattuale.

Per chi rientra nei parametri, la detrazione viene calcolata sull’imposta lorda e consente un risparmio fiscale importante nei primi anni di locazione. Tuttavia, la scelta della tipologia di contratto diventa determinante per accedere o meno al beneficio, rendendo necessario valutare attentamente le condizioni prima della stipula.

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