Una cliente di banca ha ricevuto un SMS dalla banca, non aveva nessun sospetto, era convinta che la comunicazione arrivasse dalla banca, ma quello che è successo dopo è davvero incredibile. La cliente ha perso 3.665,90 euro e ha chiesto il rimborso alla banca.
Il fatto è successo il 16 ottobre 2024, quando una cliente riceve un SMS, che sembrava provenire dalla sua banca.
Il messaggio, inviato da un numero non ufficiale e pieno di errori grammaticali, la avvisava di un accesso da un nuovo dispositivo e la invitava a cliccare su un link. Ma quello che è successo dopo è davvero incredibile.
La cliente presa dal panico, ha cliccato sul link e inserito i suoi dati personali e, poco dopo, ha ricevuto una telefonata da un presunto operatore della banca. L’uomo, l’ha rassicurata e informata di un fantomatico pagamento in uscita dal suo conto e le ha suggerito di bloccarlo tramite bonifici istantanei. Seguendo le istruzioni dal presunto operatore, la donna ha eseguito tre operazioni per un totale di 3.665,90 euro.
Solo più tardi, sono iniziati i dubbi e ha contatto il numero verde della banca, e si è resa conto di essere stata truffata. Ha quindi bloccato carta e conto corrente, presentato un reclamo alla banca, la quale non si ritiene responsabile e nega il rimborso. Allora la cliente si rivolge all’ABF per chiedere la restituzione dell’intera somma sottratta.
Il Collegio dopo aver esaminato attentamente la documentazione prodotta, ha dichiarato che secondo quanto accertato, i bonifici e il pagamento con carta sono stati eseguiti dalla cliente stessa, dal suo dispositivo e utilizzando gli strumenti di sicurezza previsti, come l’OTP (la password temporanea).
Inoltre, i messaggi che hanno avviato la truffa, non provenivano dalla banca e contenevano segnali evidenti di falsità (ad esempio: errori grammaticali e link non ufficiale). Una persona attenta, poteva accorgersi dell’inganno e contattare la banca prima di inserire i propri dati personali. Inoltre, anche l’operazione con carta di credito è stata regolarmente autenticata con doppio fattore (PIN e OTP), confermando che il sistema di protezione funzionava correttamente.
All’evidenza dei fatti, l’Arbitro respinge il ricorso e non dispone il rimborso della somma sottratta dai truffatori. (Decisione numero 3205 del 26 marzo 2025)
Leggi anche:
Mi hanno rubato il portafoglio con dentro la carta PostePay, come faccio a bloccarla?
Ho subito la truffa del Bancomat, ma la Banca mi ha rimborsato parte dei soldi
Un account fake su Instagram, poi l'invito a unirsi al gruppo WhatsApp: come funziona le…
Tramite la propria Tessera Sanitaria-Carta Nazionale dei Servizi (TS-CNS) attivata, oppure tramite SPID e CIE,…
Un gesto automatico che facciamo ogni giorno può diventare un rischio per i tuoi risparmi.…
Bonus libri scolastici 2025-26: requisiti e scadenze Regione per Regione, guida aggiornata. Il Bonus Libri…
Si possono ottenere 850 euro in più al mese dall'INPS per assumere una badante, grazie…
Gli errori commessi nella compilazione del Modello 730 possono essere corretti tramite una semplice procedura,…