Risparmio energetico in estate: meglio il ventilatore o il climatizzatore? Scopri cosa consuma di più

Quanto consumano davvero ventilatori e condizionatori quando usati per lunghi periodi in estate?

Nelle calde giornate d’estate, quando l’aria inizia a farsi sentire, mantenere la casa fresca può diventare una priorità costosa. Colpa dei ventilatori o dei climatizzatori d’aria accesi per molte ore al giorno.

Ventilatore o condizionatore
Risparmio energetico in estate: meglio il ventilatore o il climatizzatore? Scopri cosa consuma di più – informazioneoggi.it

Proprio per questo motivo, in molti si chiedono se sia più conveniente affidarsi a un ventilatore o accendere il climatizzatore per tutta la giornata. A prima vista, infatti, entrambe le soluzioni sembrano valide, almeno dal punto di vista del sollievo dal caldo.

Tuttavia, i due dispositivi funzionano in modo molto diverso e hanno un impatto ben distinto sulla bolletta elettrica.

Ventilatore o climatizzatore: il confronto dei consumi

professioni del settore HVAC – riscaldamento, ventilazione e aria condizionata – il ventilatore rappresenta una scelta nettamente più economica in termini di consumo energetico.

Bollette
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Tuttavia, non si può non considerare la differenza di prestazioni di raffreddamento del’aria condizionata. È quindi importante conoscere i vantaggi, i limiti e perfino i possibili abbinamenti tra questi due strumenti per ottenere un ambiente domestico confortevole e risparmiare sui costi energetici.

In media, un ventilatore consuma tra i 20 e i 100 Watt all’ora, con un costo giornaliero che varia indicativamente da pochi centesimi (ad esempio, 8-15 centesimi per 8 ore di utilizzo) fino a circa 60 centesimi per un uso prolungato di 12 ore, arrivando a circa 2,50-4 euro al mese.

Al contrario, un condizionatore, a seconda della potenza (BTU) e della classe energetica (es. 9000-12000 BTU, classe A+++), può consumare da circa 0,7 kWh a 1,5 kWh per ora.

Il tutto si traduce in un costo orario che va dai 5 ai 25 centesimi e una spesa giornaliera che può oscillare tra 1,60 e 3 euro per 8 ore di utilizzo, raggiungendo facilmente i 50-70 euro al mese, se non di più per modelli meno efficienti o un uso prolungato.

In sintesi, il ventilatore è di gran lunga l’opzione più economica, con consumi che sono circa 10-15 volte inferiori rispetto a un condizionatore, offrendo un sollievo localizzato dal caldo a fronte di un impatto minimo sulla bolletta, mentre il condizionatore, pur garantendo un raffreddamento più efficace e una deumidificazione, comporta costi energetici significativamente più elevati.

Infine, è necessario considerare che un ventilatore non abbassa realmente la temperatura: muove semplicemente l’aria, offrendo una sensazione di freschezza senza modificare il clima interno. Per un raffrescamento effettivo, il climatizzatore resta indispensabile. Un uso combinato dei due strumenti può rappresentare la soluzione più efficace: posizionando strategicamente i ventilatori e alzando il termostato del condizionatore di circa 4 gradi, è possibile mantenere un ambiente gradevole e ridurre i consumi complessivi.

Per massimizzare l’efficienza, è fondamentale scegliere un condizionatore della giusta potenza rispetto alla metratura della casa. Un’unità sottodimensionata lavora continuamente senza raffreddare, mentre una sovradimensionata si accende e spegne troppo spesso, compromettendo la deumidificazione e il comfort.

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