Il sistema previdenziale italiano tutela i lavoratori invalidi con varie misure, tra queste la pensione anticipata per invalidità prevede l’uscita dal lavoro da 56 anni fino ai 61 anni.
La pensione anticipata per invalidità (comunemente chiamata pensione legge 104) non è una misura accessibile a tutti, bisogna avere specifici requisiti, inoltre, è prevista solo per i dipendenti del settore privato.

In quest’articolo esaminiamo i requisiti rispondendo al quesito di una nostra Lettrice, che ci scrive: “Lavoro come dipendente e sono nata a marzo del 1968. In seguito a una malattia, mi è stata riconosciuta la legge 104, un’amica mi ha detto che posso chiedere la pensione per invalidità da subito, è vero? Grazie per la risposta”.
In pensione a 56 anni con la legge 104: le possibilità
Si tratta della pensione anticipata per invalidità riconosciuta dall’INPS ai dipendenti del settore privato, ai quali è stata riconosciuta una percentuale invalidante di almeno l’80%. Il requisito anagrafico richiesto è di 56 anni per le donne e 61 anni per gli uomini, inoltre, è richiesto un requisito contributivo di almeno venti anni.

Come sopra menzionato, questa misura riguarda i lavoratori dipendenti iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) e ai fondi di previdenza sostitutivi, che abbiamo una contribuzione al 31 dicembre 1995. Non possono fare richiesta i lavoratori autonomi o i dipendenti pubblici. Per quest’ultimi esiste la pensione di inabilità lavorativa senza requisito anagrafico, ma con requisiti diversi.
La pensione di vecchiaia anticipata per invalidità è erogata dal primo giorno del mese successivo e prevede una finestra mobile di 12 mesi.
La domanda deve essere presentata all’INPS, è successivamente arriverà la convocazione alla visita medica da parte della Commissione Sanitaria INPS, che dovrà accertare lo stato invalidante che da diritto alla pensione anticipata. La visita medica è sempre effettuata a prescindere se il richiedente è già stato riconosciuto invalido civile. Se l’INPS riconosce lo stato invalidante, unitamente ai requisiti anagrafici e contributivi, sarà riconosciuta il pensionamento anticipato.
Dopo aver presentato la domanda all’INPS, sarai convocato per una visita medica dalle commissioni sanitarie dell’INPS, anche se sei già stato riconosciuto invalido civile. Il riconoscimento di invalidità civile serve solo come elemento di valutazione e non garantisce automaticamente il beneficio. Se l’INPS riconosce che la tua invalidità esisteva prima di aver raggiunto l’età richiesta, il beneficio decorre dal compimento dell’età. Se invece l’invalidità si verifica dopo, il beneficio decorre dal riconoscimento ufficiale.
Infine, per la pensione di invalidità anticipata, occorre una percentuale di invalidità del 74%. Per le patologie oncologiche, l’invalidità deve essere almeno del 40%, infine, per la sordità la percentuale deve essere almeno dell’80%, per l’epilessia al 20%.
In risposta alla nostra Lettrice, può accedere alla pensione di invalidità anticipata se soddisfa i requisiti sopra elencati, consigliamo di rivolgersi ad un Patronato per farsi seguire nell’intero iter.
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