Bonus nido anche per il centro estivo? Ecco quando è possibile

Bonus nido e centri estivi: in alcuni casi è possibile usufruire dell’agevolazione.

Con la chiusura delle scuole, ogni estate molte famiglie si trovano a dover affrontare la gestione quotidiana dei propri figli, in particolare quando entrambi i genitori lavorano a tempo pieno. I centri estivi, negli ultimi anni, sono diventati una soluzione molto diffusa e apprezzata: offrono attività educative, ricreative e di socializzazione, permettendo ai bambini di vivere esperienze formative e ai genitori di affrontare più serenamente i mesi estivi.

Bambini che giocano
Bonus nido anche per il centro estivo? Ecco quando è possibile – informazioneoggi.it

Tuttavia, è innegabile che i costi legati alla frequenza dei centri estivi possono risultare piuttosto impegnativi, soprattutto se prolungati per più settimane consecutive. È proprio in questo contesto che molte famiglie si domandano se sia possibile ricorrere al bonus nido per alleggerire almeno in parte le spese sostenute.

Quando il bonus nido si applica (e quando no)

Va precisato che il bonus nido è una misura pensata per sostenere le famiglie con figli di età inferiore ai tre anni, offrendo un contributo per il pagamento delle rette di asili nido pubblici o privati autorizzati. Tuttavia, non tutte le strutture rientrano nei requisiti previsti per accedere a questo beneficio.

Bambina che appende poster
Quando il bonus nido si applica (e quando no) – informazioneoggi.it

In linea generale, non è possibile utilizzare il bonus nido per i centri estivi, poiché questi rientrano nella categoria dei “servizi all’infanzia diversi dagli asili nido”, come indicato nella circolare Inps n. 27 del 2020. Si tratta infatti di servizi volti a organizzare il tempo libero dei bambini, spesso offerti da enti pubblici o privati, e non sempre riconosciuti come strutture educative autorizzate ai fini del bonus.

Fanno eccezione quei centri estivi organizzati dallo stesso asilo nido presso cui il bambino è iscritto e frequentante durante l’anno scolastico. In questi casi, se il bambino ha meno di tre anni e la struttura mantiene le caratteristiche previste dalla normativa, il bonus è erogabile anche nei mesi estivi, come luglio e agosto. È però importante ricordare che il contributo copre al massimo 11 mensilità all’anno. Ciò significa che, utilizzandolo anche per i mesi estivi, si riduce il numero di rate disponibili nei mesi successivi, ad esempio nel nuovo anno educativo.

Inoltre, se le mensilità estive non sono state indicate nella domanda iniziale, sarà necessario presentare una nuova richiesta tramite il portale Inps, allegando almeno la ricevuta di pagamento relativa al mese aggiuntivo da rimborsare.

Per le famiglie che non possono accedere al bonus nido, si apre la possibilità della detrazione fiscale, ma solo in casi specifici. Le spese sostenute per un centro estivo non sono generalmente detraibili, a meno che non si tratti di un centro sportivo estivo organizzato da associazioni sportive dilettantistiche o enti simili. In quel caso, è possibile beneficiare della detrazione prevista per le spese sportive dei figli minorenni, pari al 19% su un importo massimo annuo di 210 euro per ciascun figlio.

Affinché questa possibilità sia valida, è fondamentale che nella ricevuta sia indicato chiaramente che si tratta di un centro estivo sportivo e che l’attività prevalente sia di tipo sportivo. Inoltre, occorre verificare che il plafond detraibile per lo sport non sia già stato raggiunto nel corso dell’anno, per evitare di andare oltre il limite agevolabile.

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