Cani e gatti, scatta la nuova legge: multe e obblighi per milioni di famiglie

Scattano nuove regole per chi ha un cane o un gatto con multe e obblighi del tutto inaspettati.

Pessime notizie per i proprietari di cani e gatti. Negli ultimi giorni è entrata in vigore un nuova legge europea che introduce notevoli cambiamenti. L’obiettivo normativo è regolare in modo più rigoroso la gestione degli animali domestici, dal momento dell’acquisto fino alla loro convivenza in famiglia.

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Cani e gatti, scatta la nuova legge: multe e obblighi per milioni di famiglie – informazioneoggi.it

Si tratta di una normativa che avrà un impatto diretto su milioni di famiglie in tutta l’Unione Europea. Al centro della riforma ci sono il benessere animale, la tracciabilità e il contrasto al traffico illegale di cuccioli, con nuove regole su microchip, registrazione e allevamento. Anche l’Italia ha annunciato provvedimenti paralleli, tra cui una tassa per chi possiede un cane non sterilizzato.

Cosa cambia per i proprietari di cani e gatti

La nuova legge europea stabilisce che tutti i cani e i gatti destinati alla vendita o all’adozione debbano essere identificati tramite microchip, con dati registrati in una banca dati nazionale collegata a un archivio unico europeo. Inoltre, chi intende introdurre un animale nell’UE dovrà completare l’identificazione almeno cinque giorni prima dell’ingresso.

cani e gatti
Cosa cambia per i proprietari di cani e gatti – informazioneoggi.it

Per gli allevatori, anche amatoriali, sono previsti vincoli stringenti:

  • Divieto di accoppiamento tra animali consanguinei;
  • Obbligo di rispettare pause tra le gravidanze e permanenza minima dei cuccioli con la madre di almeno due mesi.
  • Saranno vietate anche pratiche che modifichino l’aspetto o compromettano la salute dell’animale.

Chi non si adegua rischia multe salate, soprattutto in caso di mancanza del microchip o di registrazione non conforme. Le nuove regole si applicano immediatamente ai commercianti e agli allevatori, mentre i proprietari privati avranno un periodo di transizione di cinque anni per mettersi in regola.

In Italia, intanto, prende forma una misura destinata a far discutere: una tassa annuale pari a 140 euro per ogni cane non sterilizzato. Questa proposta nasce con l’obiettivo di favorire la sterilizzazione degli animali e contenere l’abbandono, oltre a contribuire ai costi sostenuti dai Comuni per la gestione dei canili. Alcune categorie saranno esentate, come i cani da lavoro, da assistenza, da allevamento professionale o impiegati nei servizi pubblici.

Il ritorno di una tassa sugli animali domestici, assente da oltre trent’anni, solleva non poche preoccupazioni tra i proprietari, sia per l’onere economico sia per il rischio di un calo nelle adozioni. La combinazione tra obblighi europei e provvedimenti fiscali nazionali rappresenta quindi una svolta senza precedenti nella gestione degli animali da compagnia.

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