Scopri cosa significa davvero il codice stampato sulle uova e perché è fondamentale codificarlo prima dell’acquisto.
Spesso si fa la spesa di fretta, cercando di incastrare questo momento tra un impegno e l’altro, in una giornata densa di cose da fare. Tuttavia, spendere qualche minuto in più per leggere le etichette e fare la spesa in modo consapevole è fondamentale.
Quando si acquistano le uova al supermercato, spesso si tende a pensare che siano tutte uguali e che l’unica discriminante da tenere in considerazione sia la data di scadenza e il prezzo.
In realtà, il codice stampato sul guscio fornisce indicazioni fondamentali per una scelta consapevole, che non impatti solo sulla nostra salute, ma anche sull’ambiente e sul benessere animale.
La classificazione delle uova e cosa significa davvero il codice sul guscio
Ogni uovo ha stampato sul guscio un codice che indica la tipologia di allevamento, la categoria di qualità e la misura. Si tratta di dati che, una volta imparato a codificarli, permettono di comprendere se le galline hanno vissuto in condizioni di libertà o, al contrario, in ambienti angusti e stressanti.
Il codice numerico stampato sull’uovo indica la tipologia di allevamento. Il valore varia da 0 a 3, e ogni numero corrisponde a un sistema produttivo diverso:
- Codice 0 – Le uova derivano da agricoltura biologica, le galline sono state allevate all’aperto, con mangimi biologici e spazi sufficienti per muoversi.
- Codice 1 – Le uova provengono da allevamenti all’aperto, dove le galline hanno accesso a un ambiente esterno per alcune ore al giorno, ma con alcune restrizioni e controlli sanitari.
- Codice 2 – Le uova provengono da galline allevate a terra. Questo sistema, prevede galline libere di muoversi solo all’interno di un capannone, senza accesso all’esterno, ma con la possibilità di razzolare all’interno./li>
- Codice 3 – Le uova provengono da galline allevate in gabbia, in spazi estremamente ristretti, con gravi ripercussioni sul loro benessere e sulla qualità del prodotto.
In Italia, ancora il 35% delle galline vive in gabbie angusta,, una condizione che provoca gravi sofferenze: impossibilità di comportamenti naturali come aprire le ali, razzolare, appollaiarsi.
Non si tratta solo di una scelta etica, ma anche di salute pubblica. Sono numerose le iniziative europee, come la petizione “End The Cage Age” e pareri dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, chiedono il divieto totale delle gabbie entro il 2026. Alcuni paesi hanno già anticipato la transizione a sistemi “cage free”, mentre in Italia il dibattito è ancora aperto. La scelta del consumatore è fondamentale per contrastare questo sistema.
Oltre alla tipologia di allevamento, le uova sono classificate per categoria e misura. La categoria A indica uova fresche o extra fresche, mentre la B e la C indicano uova di qualità inferiore o destinate all’industria alimentare. Le misure variano da S (piccole) a XL (grandissime), in base al peso.
