Climatizzatori accesi e bollette salate? Ecco cosa consiglia l’ENEA per ridurre i consumi estivi.
In molte città italiane le temperature superano i 35 gradi e l’umidità non dà tregua. Per questo motivo l’uso del climatizzatore diventa una necessità . Tuttavia, questo comfort può trasformarsi rapidamente in bollette salatissime, sopratutto se l’impianto è obsoleto o viene utilizzato in modo scorretto.

Secondo l’ENEA, gran parte degli impianti in funzione in Italia è costituita da dispositivi precedenti al 2013, poco efficienti e prossimi al fine vita. In assenza della possibilità di investire subito in sistemi più moderni, secondo l’ENEA è possibile seguire un decalogo per risparmiare in bolletta durante i mesi estivi, ottimizzando l’impiego degli impianti esistenti e correggendo le abitudini scorrette più diffuse.
10 consigli ENEA per risparmiare con l’aria condizionata
Sembrerà banale, ma il primo passo per ridurre i costi dovuti all’utilizzo del condizionatore d’aria è la manutenzione regolare. Questa passa dal controllo dei filtri, delle ventole e delle tubazioni del circuito refrigerante.

Questo, oltre al migliorare l’efficienza, previene l’accumulo di batteri e muffe. Per gli impianti sopra i 12 kW (in estate) o 10 kW (in inverno), è obbligatorio possedere il libretto e rispettare scadenze di controllo periodico. Inoltre, è bene scegliere un condizionatore di classe energetica superiore alla A. In particolar modo i modelli A+++ consumano fino al 40% in meno rispetto ai modelli B. Per chi può, l’integrazione con un impianto fotovoltaico rappresenta una combinazione vincente economico e ambientale.
Inoltre, è possibile sfruttare le detrazioni fiscali attualmente in vigore: Bonus Casa (36% o 50%) per poter acquistare con o senza ristrutturazione dei condizionatori di classe superiore. Inoltre è possibile richiedere l’Ecobonus fino al 50% per dispositivi a pompa di calore e di alta efficienza, sia su prima che seconda casa, se acquistati entro il 31 dicembre 2025.
Inoltre, è bene posizionare lo split nel modo corretto, evitando ostacoli come tende o mobili, e proteggere l’unità esterna da sole e pioggia. Va poi limitato l’ingresso di calore solare, assicurandosi di chiudere le tapparelle e le persiane nelle ore più calde. Il condizionatore andrebbe poi impostato a non meno di 26°C, eventualmente attivando la funzione deumidificazione.
Errori comuni sono l’installazione di unità troppo potenti in ambienti poco strategici, come i corridoi, o l’uso eccessivo di elettrodomestici e luci che generano calore aggiuntivo. Utile anche selezionare programmi notturni o per l’assenza da casa, in modo tale da ridurre i consumi senza sacrificare il comfort.
Infine, l’ENEA suggerisce di valutare l’isolamento termico dell’edificio tramite una diagnosi energetica, utile a individuare dispersioni e carenze strutturali.