Scappa in pensione finché puoi: dal 2027 sarà (quasi) impossibile!

Chi sogna la pensione potrebbe dover fare i conti con nuove regole in arrivo dal 2027.

Inizia a generarsi un senso di preallarme per i lavoratori italiani: dal 2027 l’età pensionabile salirà ancora, come previsto dal meccanismo automatico di adeguamento legato all’aspettativa di vita. Una notizia che potrebbe compromettere i piani di chi aveva già intrapreso percorsi di uscita anticipata, trovandosi improvvisamente senza reddito né copertura contributiva.

Signore seduto sul divano
Scappa in pensione finché puoi: dal 2027 sarà (quasi) impossibile! – informazioneoggi.it

Le parole del sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon hanno portato alla luce l’urgenza di intervenire su questo meccanismo, che prevede l’aumento dell’età pensionabile da 67 anni a 67 anni e 3 mesi a partire dal 1° gennaio 2027. L’intenzione dell’esecutivo è quella di bloccare questa crescita automatica, ma la situazione resta complessa e ancora priva di una soluzione definitiva.

Aumento dell’età pensionabile dal 2027

Alla base del problema vi è un sistema di adeguamento legato all’aspettativa di vita, che nel 2024 ha toccato quota 83,4 anni, con un incremento di quasi cinque mesi rispetto all’anno precedente.

Signore seduto sul divano
Aumento dell’età pensionabile dal 2027 – informazioneoggi.it

Un dato che andrebbe letto in maniera positiva, se non fosse che comporta un innalzamento dell’età pensionabile, creando un problema per circa 44.000 lavoratori. Si tratta di persone che hanno già aderito a strumenti come l’isopensione o i contratti di espansione, e che ora rischiano di finire in un limbo contributivo, senza né pensione né stipendio. Un fenomeno che riapre una vecchia ferita, lo spettro degli esodati, termine che ha segnato profondamente il dibattito previdenziale italiano degli ultimi anni.

Per evitare nuove sacche di disagio sociale, il Governo sta lavorando a un possibile “decreto primo maggio”, con uno stanziamento di circa 200 milioni di euro. L’obiettivo è quello di congelare temporaneamente l’aumento dell’età pensionabile, garantendo una maggiore tutela ai lavoratori più vulnerabili. La misura, se approvata, servirebbe da ponte in attesa di una riforma strutturale più ampia, capace di bilanciare la necessità di sostenibilità del sistema con quella di equità sociale.

Tuttavia, la questione resta aperta e ancora molto delicata. Da una parte vi è la pressione per garantire la tenuta finanziaria del sistema previdenziale, dall’altra emerge con forza la necessità di proteggere chi ha già programmato la propria uscita dal lavoro sulla base di regole che potrebbero cambiare all’ultimo momento. Nel frattempo, sono stati pensati dei bonus per quei lavoratori che rimandano la pensione, un incentivo economico per spingere i contribuenti a restare al lavoro.

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