Risparmiare sulle tasse anche se si ha la partita IVA non è impossibile se si adottano dei trucchetti infallibili. Scopriamo quali sono.
Anche i lavoratori autonomi con partita IVA hanno l’opportunità di pagare meno tasse. Basta seguire dei semplici consigli al momento della scelta del regime fiscale e pianificare per bene tutte le operazioni legate all’attività.
Si può scegliere tra il regime forfettario e quello ordinario, a seconda delle proprie esigenze. Generalmente, il regime forfettario viene scelto da coloro che aprono una partita IVA per la prima volta, perché, per i primi 5 anni, consente di pagare una tassa agevolata del 5% e, poi, del 15% per gli anni successivi.
Il regime ordinario, invece, è caratterizzato da una tassazione più elevata, perché l’IRPEF varia dal 23% al 43%, in base al reddito percepito. Allo stesso tempo, però, permette di dedurre tutte le spese affrontate per l’attività. Ma quali sono i vantaggi dell’uno e dell’altro regime e in che modo è possibile risparmiare sulle imposte della partita IVA?
La scelta tra il regime forfettario e il regime ordinario può essere fondamentale ai fini della determinazione delle tasse da pagare. L’opzione, tuttavia, è soggettiva e dipende dalle esigenze del singolo.
Il regime forfettario è molto vantaggioso per coloro che guadagnano meno di 85 mila euro all’anno e che non hanno bisogno di dedurre le spese. Le tasse vengono calcolate attraverso un coefficiente di redditività, che dipende dall’attività svolta. Per esempio, se si guadagnano 20 mila euro e il coefficiente di redditività è pari al 78%, si dovranno pagare le imposte soltanto su 15.600 euro (ossia il 78% di 20 mila euro).
Il regime ordinario, invece, è la scelta da preferire se la gestione della propria attività implica costi molto elevati (per esempio, c’è bisogno di compare macchinari costosi o affittare uffici), perché consente di dedurre le spese.
Ma per risparmiare con la partita IVA esistono anche altri “trucchetti”. Innanzitutto, è fondamentale pianificare tutte le attività e gestire i tempi di pagamento delle imposte e dei contributi. Bisogna, poi, informarsi sulle agevolazioni fiscali, come la detrazione delle spese sanitarie o per i figli a carico.
Infine, per evitare problemi con il Fisco, è sempre preferibile farsi assistere da un commercialista, per avere il controllo della propria condizione economica e ponderare al meglio le proprie scelte. Gli esperti conoscono nel dettaglio tutti i metodi legali per pagare meno tasse e, nella maggior parte dei casi, offrono consulenze gratuite e senza impegno.
Slittano i pagamenti di novembre 2025 delle pensioni a causa del ponte di Ognissanti. L'accredito…
La quinta rottamazione delle cartelle esattoriali interessa i versamenti non effettuati di contributi previdenziali, imposte…
La nuova Legge di Bilancio non cambia le misure previdenziali con maggiore flessibilità, come ci…
E esiste il bonus casalinghe che pochi conoscono ma permette di ottenere un assegno mensile…
L'esenzione del ticket sanitario permette di ottenere numerose agevolazioni, ma cosa cambia dal primo gennaio…
Cresce l'attesa per la conferma della Rottamazione quinquies. Cosa si sa della nuova misura e…