Esistono diversi strumenti pensionistici a disposizione dei contribuenti. Scopriamo a chi sono riservati e quali sono i requisiti richiesti.
La Legge di Bilancio 2024 ha lasciato immutati i presupposti per accedere alla pensione di vecchiaia, ma ha profondamente modificato alcuni requisiti per la pensione anticipata.
![strumenti pensionistici 2024](https://www.informazioneoggi.it/wp-content/uploads/2024/03/pensionata-felice-informazioneoggi.it-08032024-1024x683.jpg)
Anche per quest’anno, per andare in pensione c’è bisogno di un’anzianità anagrafica di 67 anni e di una contributiva di 20 anni. Per coloro che rientrano nel sistema di calcolo contributivo non sarà più necessario possedere un assegno pensionistico pari almeno a 1,5 volte l’Assegno sociale ma basterà una prestazione di importo pari all’Assegno sociale (cioè a 534,40 euro).
È stata confermata la pensione gravosi e usuranti, cioè Quota 97,6 (con 61 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contribuzione) per i dipendenti e Quota 98,6 (con 62 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contribuzione) per gli autonomi.
Restano valide anche le cd. Deroghe Amato, che consentono il pensionamento dei lavoratori con 15 anni di contributi.
I contributivi puri (cioè coloro che hanno versamenti prima del 1996) possono, invece, smettere di lavorare a 71 anni di età anche con soli 5 anni di contributi. Chi intende accedere alla pensione anticipata ordinaria prevista dalla Legge Fornero dovrà maturare 42 anni e 10 mesi di contribuzione, se uomo, oppure 41 anni e 10 mesi, se donna.
Ma esistono anche diversi strumenti di flessibilità in uscita, vediamo quali.
Pensione anticipata nel 2024: tutte le opzioni disponibili
La Legge di Bilancio 2024 ha previsto dei cambiamenti per le formule di anticipo pensionistico temporanee.
Innanzitutto, per Quota 103 (accessibile con 62 anni di età e 41 di contributi) sarà necessario maturare un assegno pari a non più di 4 volte il minimo. Sono, inoltre, state modificare le finestre mobili, che salgono a 7 mesi per i lavoratori dipendenti e a 9 mesi per gli autonomi.
Novità anche per Opzione Donna, per la quale non basteranno più 60 anni di età ma ne serviranno 61, insieme a 35 anni di contribuzione. La misura rimane riservata alle invalide almeno al 74%, alle caregivers da almeno 6 mesi di un familiare disabile grave e alle disoccupate o dipendenti di aziende in crisi.
La Manovra finanziaria ha apportato delle modifiche all’APE Sociale, escludendo le 23 categorie degli addetti a mansioni gravose tra i beneficiari. Serviranno, inoltre, 64 anni e 5 mesi di età, oltre ai 30 anni di contribuzione (36 anni per gli addetti a mansioni gravose o usuranti).
Rimane confermata, infine, Quota 41 per precoci, ossia per i lavoratori che hanno almeno 12 mesi di contributi prima del diciannovesimo anno di età, che potranno smettere di lavorare con un’anzianità contributiva di 41 anni, a prescindere dall’età.