I cittadini che soffrono di un preciso disturbo della tiroide hanno diritto ad un Bonus erogato dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.
Quando il disturbo della tiroide causa disagi e ostacoli sia nella vita privata che sociale e lavorativa può essere considerato come malattia invalidante e dare diretto ad un assegno mensile. L’importo massimo è di 550 euro.
La tiroide è una ghiandola endocrina che assolve numerose funzioni. Produce ormoni che operano, nello specifico, nella regolazione delle funzioni metaboliche. Alla tiroide è collegato l’accrescimento corporeo, lo sviluppo del sistema nervoso, la temperatura corporea, il metabolismo lipidico, il funzionamento del sistema cardiovascolare nonché la regolarità del sonno. Nel momento in cui la tiroide non funziona correttamente insorgono delle patologie tiroideee.
Sono frequenti nella popolazione, soprattutto tra le donne. Tra le principali malattie citiamo l’ipotiroidismo, l’ipertiroidismo, il gozzo, i carcinomi tiroide. Proprio questi quattro disturbi danno diritto ad un Bonus ossia all’assegno di invalidità civile se riconosciuti da una Commissione medica INPS incaricata. Una volta che sul verbale si attesta la patologia tiroidea allora si potranno ricevere da 286,01 euro a 550 euro in base alla percentuale di invalidità riconosciuta.
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Bonus tiroide 2024, importo e requisiti
Il Bonus tiroide dà diritto a 286 euro con un’invalidità tra il 74 e il 99%, a 520,29 euro se il verbale attesta il bisogno di assistenza continua e la non autonomia nella quotidianità oppure a 550 euro con invalidità riconosciuta del 100%. Condizione necessaria è che la Commissione medica riconosca uno dei quattro disturbi invalidanti ossia l’ipotiroidismo, l’ipertiroidismo, il gozzo o il carcinoma tiroideo.
Ciò però non basterà per ottenere le erogazioni mensili. La patologia dovrà comportare un’invalidità minima del 74% ossia influire in modo grave sulla vita quotidiana del paziente. L’asportazione della tiroide, ad esempio, non è sufficiente per poter ricevere il Bonus. Significa che per capire se si ha accesso o meno alla misura occorrerà attendere la visita medica e il verbale redatto dalla Commissione. Per arrivare a questa fase finale occorre inizialmente chiedere al proprio medico curante il rilascio del certificato medico attestante la patologia tiroidea e poi inoltrare domanda di riconoscimento dell’invalidità all’INPS telematicamente.
La documentazione da consegnare alla Commissione il giorno della visita comprenderà l’ecografia tiroidea per gozzo semplice, gozzo nodulare, ipotiroidismo, ipertiroidismo, la prova di TSH, il certificato medico originale più il documento di identità del richiedente e la tessera sanitaria. Il verbale verrà spedito al domicilio del cittadino in duplice copia. Una copia con dati sanitari e un’altra con il giudizio finale dal quale si capirà se si ha diritto o meno all’assegno di invalidità.
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