Lidl, petti di pollo e white striping: il rischio per la salute è concreto

Cosa mangiamo? Cosa realmente acquistiamo nei vari supermercati e non solo. Da Lidl, il petto di pollo apre alla riflessione.

Il questi tempi quando si fa riferimento ad articoli di genere alimentare è quasi sempre lo stesso, su questo i consumatori sono bene o male tutti uniti: cosa mangiamo davvero? Il dubbio nella maggior parte dei casi non nasce esclusivamente in merito alla riflessione che si può fare circa la qualità stessa dei cibi, ma anche rispetto alle eventuali discordanze tra descrizione del prodotto sulla relativa etichetta e ciò che quello stesso prodotto realmente contiene, in un modo o nell’altro.

Carne in vendita da Lidl
Petto di pollo sotto indagine – informazioneoggi.it

L’associazione Eessere Animali, nei mesi scorsi ha condotto, per esempio una specifica indagini in merito ai petti di pollo venduti presso i supermercati Lidl, leader del settore discount e presenti praticamente in tutta Italia. La sintesi dello stesso studio si evince in una specifica conclusione riportata dall’ente in questione: “La quasi totalità presenta una malattia che è indice di scarso benessere animale, riduce il contenuto di proteine e aumenta in maniera massiccia quello dei grassi”. La malattia alla quale si fa riferimento è definita white striping.

Lidl, petti di pollo e white striping: in cosa consiste la specifica patologia animale

Il risultato dell’indagine portata avanti da Essere Animali, specifica che nel 90% dei casi, in merito ai petti di pollo venduti in Italia a marchio Lidl, presso i relativi unti vendita, si evidenzia la white striping, una patologia che si sviluppa e diffonda in presenza di scarso benessere animale e bassa qualità delle stesse carni. L’associazione citata, per la realizzazione della stessa indagine ha esaminato tra dicembre 2023 e gennaio 2024 numerose confezioni di petto di pollo a marchio Lidl, presso numerosi punti vendita del territorio nazionale. 38 i negozi presi in considerazione per ben 603 confezioni di carne.

La presenza della malattia sui petti di pollo, che di fatto però non rende la stessa carne pericolosa per l’uomo, si evince dalla presenza di specifiche strisce di grasso. Il tutto è dovuto alla presenza capillare di allevamenti intensivi che provvedono a specifici trattamenti che rendono più veloce il tasso di crescita degli stessi animali. In alcuni casi si arriva al 400% in più in merito a rapidità della stessa crescita.

Indagine specifica
Essere Animali analizza il petto di pollo Lidl – informazioneoggi.it

In merito all’impatto sull’organismo umano in seguito all’assunzione di carne infetta dalla patologia citata, il riscontro si concretizza attraverso una maggiore presenza di grassi e minor contenuto di proteine. Il tutto riduce drasticamente, di conseguenza, le qualità nutritive della carne. Una situazione da tenere assolutamente sotto osservazione nei prossimi mesi.

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