La Legge di Bilancio ha modificato alcuni requisiti per richiedere l’APE Sociale. Restano valide le disposizioni per coloro che percepiscono la NASpI?
Alcune categorie di lavoratori hanno diritto alla pensione anticipata grazie all’APE Sociale.
Si tratta di un assegno corrisposto fino al raggiungimento dell’età pensionabile ad alcune categorie di lavoratori, considerate svantaggiate. Il sussidio può arrivare fino a 1.500 euro al mese.
L’ultima Manovra finanziaria ha prorogato la misura per tutto il 2024, ma ha modificato il requisito anagrafico di accesso alla misura, innalzandolo da 63 anni a 63 anni e 5 mesi.
L’APE Sociale non viene riconosciuta in automatico, ma necessita della presentazione di apposita domanda, ai fini dell’accertamento delle condizioni imposte dalla normativa. La richiesta per la verifica dei requisiti va presentata:
Quali sono le categorie di beneficiari dell’assegno? Scopriamolo.
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In merito ai soggetti che possono ricevere l’APE Sociale, un Lettore ha inviato il seguente quesito:
“Buongiorno, per l’Ape Sociale 2024 dopo la fine della NASpI, bisogna attendere i tre mesi? Grazie“.
I disoccupati sono una delle categorie di beneficiari dell’APE Sociale. Per usufruire dell’agevolazione, però, è necessario che abbiano almeno 30 anni di contributi accreditati e che abbiano terminato la fruizione di NASpI o Dis-coll.
Dal 2022, tuttavia, non è più necessario attendere la finestra di 3 mesi. Il nostro gentile Lettore, dunque, può immediatamente presentare richiesta per l’APE Sociale al termine della fruizione dell’indennità di disoccupazione.
Per la richiesta di certificazione del diritto è necessaria la lettera di licenziamento o di dimissioni per giusta causa, oppure il verbale che attesta la risoluzione consensuale.
Leggi anche: “Ape Sociale: attenzione, senza questi contributi accreditati si rischia di perdere la pensione“.
Ricordiamo, inoltre, che l’APE Sociale spetta anche a:
L’assegno è cumulabile con altri sussidi, come l’Assegno di Inclusione e l’Assegno Sociale. Non è, invece, compatibile con il Reddito di emergenza e, come abbiamo anticipato, con le indennità di disoccupazione
NASpI, Dis-coll e ISCRO (l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa riconosciuta ai liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS).
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