Mobilità sostenibile, incentivi per chi usa la bici per andare in lavoro

Progetti ed esperienze in tema mobilità sostenibile: incentivi per chi va al lavoro in bici, occhio ai dettagli

La tematica legata alla mobilità sostenibile è rilevante e desta sempre grande attenzione. La promozione, infatti, di progetti ed esperienze che incentivino i lavoratori a spostarsi con la bici, recandosi a lavoro, sono arrivate e sono presenti anche in Italia con diverse esperienze. Quest’ultime, vedono il coinvolgimento delle Amministrazioni Comunali, delle aziende, e delle associazioni.

Incentivi bici per andare al lavoro, esperienze di mobilità sostenibile
Incentivi bici, occhio a questi progetti: come funzionano – informazioneoggi.it

Incentivare l’utilizzo della bicicletta è un aspetto importante che permette anzitutto di ridurre i livelli di inquinamento, scegliendo tale modalità di spostamento. Rappresenta inoltre un risparmio per i lavoratori, senza ovviamente dimenticare l’aspetto legato alla salute. Recarsi al lavoro, così come a scuola, pedalando, vuol dire svolgere l’attività fisica necessaria che migliora la qualità della vita. Tanti aspetti vantaggiosi dunque, e come detto, alcune esperienze da approfondire.

Si pensi ad esempio al Belgio, dove oramai un gran numero di lavoratori impiegano la bici per gli spostamenti, ricevendone una piccola somma per chilometro. Oppure è il caso della Francia, dove i lavoratori ciclisti possono richiedere sino a 0.25 euro per chilometro fatto in bici nel percorso per andare al lavoro. Inoltre, sono state create aree di parcheggio negli spazi delle imprese specificatamente per le bici, così come coloro che usano il bike sharing ottengono uno sconto sul servizio, ad esempio.

Mobilità sostenibile, incentivi per chi utilizza la bici: il progetto di Trento e quello Pin Bike

Un tema importante e che sta a cuore a molti, quello legato alla mobilità sostenibile e agli incentivi per coloro che vanno in bici al lavoro. Tali incentivi possono essere in varie forme, come quella economica, ad esempio in misura di 0.20/0.25 centesimi al chilometro, o anche buoni spesa, una variante gradevole per i consumatori. Per quanto riguarda l’Italia, diverse sono state e/o sono le esperienze che hanno riguardato diversi Comuni.

Ad esempio, come si legge su Adnkronos, la sperimentazione di una forma di mobilità più sostenibile si lega a Trento, con un incentivo economico riguardante dipendenti pubblici, privati e studenti. Il progetto è Bike to work, che coinvolge 150 dipendenti comunali, i quali avranno 25 centesimi per ciascun chilometro fatto. Un programma sperimentale, dalla durata di sei mesi,  teso ad incentivare l’impiego della bici per i percorsi di tutti i giorni, come quello da casa a lavoro. Gli scopi sono l’individuazione delle strade che abbiano bisogno di interventi per l’adeguamento ad una mobilità dolce, la riduzione dell’inquinamento e del traffico.

Il dipendente che andrà a lavoro in bici riceverà dei bonus, come sconti sull’abbonamento dei trasporti, mentre un’app monitorerà il percorso fatto. Al massimo, l’ammontare sarà di 2 euro al giorno e 20 mensili, e una classifica andrà a sancire altri premi, coi primi sette che ne avranno uno da 20 a 50 euro. Ad aver aderito, riporta Repubblica, sarebbero 798 dipendenti del Comune, con 32 aziende private che avrebbero approntato il piano spostamenti da casa a lavoro.

Altro progetto importante da menzionare e Pin Bike, un sistema che prevede l’installazione di un kit e relativa app, che permette il monitoraggio del percorso svolto dal cittadino e l’ottenimento di premi economici per chilometro, con un tetto massimo. Come si legge sul portale Pin Bike, ad esser stati attivati sono “progetti in 25 città italiane e 4 città europee“, ognuna coi propri specifici incentivi. Per menzionarne soltanto una, Pin bike Bergamo, col progetto che prevede requisiti e modalità premiali (cumulative) che consistono in rimborsi chilometrici e premialità mensili aggiuntive per i primi 10 classificati.

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