Il testamento olografo è scritto a mano dal testatore e contiene indicazioni sul patrimonio da attuare dopo il decesso. Può considerarsi sempre valido?
Chiunque può scrivere di proprio pugno un testamento, senza la presenza di testimoni né di un notaio ma seguendo precise indicazioni per renderlo valido.
Il testamento olografo è un documento scritto a mano, su foglio di carta e con una penna, dal testatore che vuole chiarire come disporre del patrimonio in caso di decesso. Come detto non è necessaria la presenza di un pubblico ufficiale e questo potrebbe pregiudicare la sua autenticità. Il notaio, infatti, è il professionista che ha il compito di certificare che il testamento è autentico in modo tale da renderlo inoppugnabile.
Se si decide di redigere il documento in autonomia occorre conoscere i requisiti da soddisfare per evitare che sia considerato valido e che non si tenga conto delle proprie intenzioni. Va bene, dunque, scrivere il testamento su carta di mano propria ma rispettando precise direttive.
A disciplinare il testamento olografo è l’articolo 602 del Codice Civile. I requisiti richiesti per garantirne la validità sono cinque. Iniziamo dall’olografia ossia dalla scrittura interamente a mano da parte del testatore. Non si può scrivere al computer, dunque, né chiedere a terzi di procedere con la redazione. Non è ammesso nemmeno un video con le ultime disposizioni.
Il testatore, poi, dovrà essere nel pieno delle sue facoltà mentali e dovrà avere la capacità di intendere e volere nel momento in cui redige il documento. La demenza senile se non totalmente invalidante non pregiudica, comunque, la validità del documento.
Dovrà necessariamente essere apposta la firma alla fine delle disposizioni testamentarie, nell’ultima pagina e dopo l’ultima parola scritta. Cognome e nome oppure al contrario, non ha importanza. La Legge consente anche di firmare con uno pseudonimo se conosciuto socialmente.
Nel testamento dovrà essere indicata anche la data, prima della firma. Si richiedere la completezza con giorno, mese e anno. Infine, nel documento sarà obbligatorio indicare in modo esplicito la volontà del testatore di disporre dei propri beni successivamente alla morte. Non basta una promessa o un atto preparatorio, serve la chiara intenzione di volontà di fare testamento.
Concludiamo con la modalità di conservazione del testamento olografo. Il testatore può procedere come meglio crede, farne delle copie (esattamente come ha scritto l’originale) scrivendo tutto a mano più volte ma il documento dovrà essere facilmente reperibile alla sua morte.
Il passaggio dall’APE Sociale alla pensione di vecchiaia rappresenta una delle fasi più delicate per…
Un investimento semplice e sicuro pensato per chi vuole far fruttare il proprio capitale in…
Per molto tempo il controllo di gestione è stato percepito come una funzione “di supporto”,…
Un accredito inatteso ha reso la pensione di dicembre più ricca per centinaia di migliaia…
Ricevere un rimborso dal modello 730 quando non si ha un datore di lavoro o…
L’Isee 2026 entra nella sua fase cruciale: entro il 31 dicembre 2025 occorre aggiornare l’attestazione…