Pellet, sacchi di 15 kg a meno di 4 euro? I 3 marchi che non nascondono brutte sorprese

Riscaldarsi con il pellet conviene per più motivi. Tuttavia attenzione alla qualità del biocombustibile. 3 marchi per un acquisto sicuro.

Il pellet è un’ottima alternativa ai combustibili tradizionali come carbone, legna o gas naturale, a patto che non sia trattato e non contenga dunque additivi chimici. Oggi il suo prezzo è sceso rispetto allo scorso anno ed è possibile trovarlo in sacchi da 15 kg ad un costo di poco superiore ai 6 euro. La ragione sta anche e soprattutto nel taglio dell’Iva, che il Governo ha introdotto e che ha comportato il passaggio dell’aliquota del 22% al 10%.

Risparmiare con il pellet
Risparmiare con il pellet, ecco 3 alternative (Machedavvero.it)

Attenzione però a comprare biomasse a prezzi troppo bassi, perché dietro potrebbe nascondersi una truffa, ovvero un prodotto in realtà nocivo per le emissioni che produce nell’ambiente ma che, invece, viene spacciato per combustibile perfettamente ecosostenibile.

Di seguito indicheremo alcuni prodotti assolutamente sicuri e il prezzo per un sacco da 15 kg. I dettagli.

Cos’è il pellet e che vantaggi ha nel riscaldamento domestico

In breve, il pellet consiste in un tipo di biocombustibile solido compresso, di solito prodotto attraverso scarti di legno. Detto materiale è pressato con procedimenti meccanici e senza l’uso di additivi chimici – dando luogo a piccoli cilindri di legno. Questi, appunto, prendono il nome di pellet e si caratterizzano per essere sostenibili a livello ambientale: infatti i cilindretti citati sono considerati un combustibile rinnovabile in quanto derivante da materiali organici.

In particolare la combustione di questa biomassa emette quantità di CO2 simili a quelle assorbite dalle piante nella fase di crescita, rendendola di fatto neutra in termini di carbonio.

Inoltre il pellet si caratterizza per l’alta efficienza energetica e una combustione più performante rispetto ad altri combustibili, come pure per un ridotto contenuto di umidità rispetto alla legna tradizionale. Proprio ciò li rende più efficienti e favorisce una combustione più pulita e rispettosa della natura.

3 marchi di qualità in fatto di vendita di pellet

Tre nomi spiccano tra i venditori di pellet, certificato e di qualità. Ci riferiamo ad Ecofire, con un prezzo al sacco di 15kg corrispondente a circa 3,70 euro, a Palazzetti e a Thermorossi. Questi ultimi vendono un sacco dello stesso peso a poco meno di 4 euro, costituendo anch’essi un’alternativa economica, e senza brutte sorprese.

I 3 marchi hanno in comune infatti la qualità e l’assenza di ‘trappole’ per il cliente. Il pellet venduto è frutto di una sola lavorazione meccanica senza la contaminazione di additivi industriali e chimici (ad es. vernici). Secondo le attuali disposizioni in materia, sono sì ammessi gli additivi di origine naturale – ma soltanto entro un massimo del 2% del peso totale del pellet.

Occhio anche alla certificazione, che i marchi sopra indicati, garantiscono. Infatti, onde evitare di trovarsi di fronte pellet di bassa qualità occorre comprare pellet certificato ENplus A1. Detta certificazione europea scatta però soltanto se il biocombustibile presenta meno del 10% di umidità, meno del 3% di ceneri e meno del 0,5% di polveri sottili.

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