Bonus bollette, chi sono i clienti considerati vulnerabili che possono accedere all’agevolazione e quanto potranno risparmiare in fattura?
I clienti vulnerabili con disabilità possono approfittare del Bonus bollette per risparmiare sui costi di energia, gas e acqua.
Dal mese di gennaio 2024 il mercato tutelato di luce e gas cesserà e tutti i clienti saranno dirottati sul mercato libero. Prima sarà la volta della tutela del gas naturale (gennaio 2024) poi dell’energia elettrica (aprile 2024). Il cittadino interessato potrà cambiare operatore e scegliere la tariffa a lui più congeniale. Non sarà così per i clienti vulnerabili ossia coloro che hanno uno svantaggio anagrafico, economico o di salute.
Chi rientra nei requisiti di vulnerabilità avrà una proroga anche dopo le scadenze prima riportate. I clienti vulnerabili hanno accesso pure al Bonus bollette. Tra i destinatari ci sono i disabili secondo l’articolo 3 della Legge 104/92. Il dubbio che tanti si pongono riguarda proprio il diritto al Bonus. Spetta unicamente se il disabile è l’intestatario del contratto di fornitura oppure si estende al nucleo familiare in cui vive il disabile non intestatario?
I clienti considerati vulnerabili sono individuati dalla Legge 210/2021 (articolo 11) e dell’AREA che ne ha specificato i requisiti sul portale ufficiale nella pagina dedicata alla fine del mercato tutelato.
Sono clienti vulnerabili coloro che percepiscono il Bonus sociale di luce e gas, gli over 75 anni, i consumatori con un’utenza in un’abitazione di emergenza dopo eventi calamitosi, chi versa in gravi condizioni di salute e ha bisogno di apparecchiature elettromedicali, chi ha un’utenza in un’isola minore non interconnessa e i soggetti con disabilità.
Tra le informazioni fornite dall’ARERA si legge anche la necessità che i requisiti di disabilità si devono riferire al titolare del contratto di fornitura del gas ed elettricità. Significa che se il disabile è un componente del nucleo non intestatario dell’utenza allora il Bonus non sarà concesso.
Beneficiari, dunque, sono solo i titolari di Legge 104 con minorazione fisica, psichica o sensoriale stabilizzata o progressiva con conseguente difficoltà di apprendimento, di integrazione lavorativa, di relazione che porta ad uno svantaggio sociale o di emarginazione che hanno intestata l’utenza domestica.
Non è rilevante, invece, la percentuale di disabilità riconosciuta. Basta che la disabilità sia accertata e supportata da una certificazione medica attendibile.
Se il disabile è nel nucleo ma non titolare dell’utenza, l’unica possibilità di agevolazione si riferisce alla presenza di apparecchi elettro-medicali salvavita.
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