Oltre a investire in BTP è possibile scegliere gli EFT. Ecco quali sono le differenze tra i due prodotti finanziari.
Diversificare il portafoglio, ovvero non investire i soldi in un solo prodotto finanziario ma “spalmarli” in diversi. Questo è il consiglio degli esperti destinato soprattutto agli investitori alle prime armi.
![è meglio investire in BTP o in EFT](https://www.informazioneoggi.it/wp-content/uploads/2023/11/investire-15112023-informazioneoggi.it_-1024x683.jpg)
In un periodo di crisi economica dove l’inflazione “consuma” il valore nominale del denaro, conservare il denaro in più strumenti di investimento è la scelta più giusta. L’investitore che tiene ai propri risparmi ha molte possibilità di scelta: titoli di Stato (ad esempio, BTP o BOT), buoni fruttiferi postali, ETF, conto deposito. Tutte valide opzioni per conservare il denaro ma anche per guadagnare nel tempo.
Un lettore chiede: «Vorrei investire in titoli di Stato (soprattutto BTP). Ho sentito parlare anche di ETF. Quale scegliere fra i due?».
BTP o ETF: quale scegliere per investire in sicurezza e guadagnare
I BTP non hanno bisogno di grandi presentazioni perché molte persone già li conoscono. L’acronimo significa Buoni del Tesoro poliennali e rientrano nella famiglia dei titoli di Stato emessi dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Offrono agli investitori un titolo di credito verso lo Stato con scadenza medio-lunga. Sono strumenti ideali per chi vuole proteggere i propri risparmi piuttosto che guadagnare somme elevate. Quindi, possono essere una scelta ottima ma prudente se si vuole investire, ad esempio, una determinata cifra per acquistare una casa nell’arco di 5 anni.
Invece, gli ETF (Exchange-Traded Funds) sono fondi che seguono l’indice dei mercati azionario, obbligazionario o delle materie prime. Sono più adatti agli investitori che cercano alti rendimenti e per questo hanno un livello di rischio più elevato. Sono scelti da chi ha un obiettivo di investimento a medio-lungo termine per ottenere una rendita nel tempo.
Il confronto fra i due prodotti rappresenta il cuore della pianificazione finanziaria degli investitori. Tuttavia, la scelta di uno o dell’altro dipende da molti fattori, tra cui:
- la percezione che ha l’investitore verso il rischio di perdita del capitale (e talvolta degli interessi);
- la durata dell’investimento;
- gli obiettivi finanziari.
In sintesi, i BTP sono ideali per chi vuole preservare il capitale investendo in un reddito fisso e prevedibile. Gli ETF, al contrario, sono la scelta migliore per chi accetta le variazioni dei mercati e i rischi che comporta, ottenendo in cambio un rendimento più elevato.