Quali sono le percentuali di invalidità che danno diritto agli assegni INPS?

La Commissione INPS indicherà nel verbale una precisa percentuale di invalidità che permetterà l’accesso a specifici assegni o pensioni. 

Per capire quali misure sono richiedibili in relazione alla propria disabilità occorre conoscere la percentuale di invalidità riconosciuta dalla Commissione incaricata.

Assegni INPS e percentuali di invalidità
Assegni INPS e percentuali di invalidità (Informazioneoggi.it)

L’INPS eroga una serie di prestazioni economiche o assistenziali ai cittadini con disabilità accertata. Per avere accesso alle prestazioni, gli interessati dovranno sottoporsi ad una visita medica davanti dal una Commissione incaricata dall’ente di valutare la condizione di salute.

L’iter inizia con la richiesta del certificato di invalidità al proprio medico curante. Dopo l’inoltro del documento all’INPS, l’ente chiamerà il cittadino per fissare un appuntamento. Al termine della visita la Commissione redigerà un verbale in cui attesterà o meno la presenza di un’invalidità. Dovrà anche indicare la percentuale di disabilità riconosciuta. Questa è molto importante perché determinerà gli assegni e le pensioni che si potranno richiedere ed ottenere. Facciamo qualche esempio.

Ad ogni assegno la sua percentuale di invalidità

Iniziamo dalla pensione di inabilità riconosciuta con inabilità lavorativa totale del 100% e permanente. Sarà necessario trovarsi in condizioni di bisogno economico (reddito di 17.920 euro nel 2023) per ricevere 313,91 euro per tredici mensilità a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda. Al compimento dei 67 anni la pensione di inabilità si trasforma in assegno sociale (503,27 euro nel 2023).

L’indennità di accompagnamento è una prestazione INPS riservata ai mutilati e invalidi civili che non possono deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore e che sono incapaci di svolgere le attività della vita quotidiana. Per ottenere il beneficio occorrerà avere uno stato di inabilità totale e permanente del 100%. L’importo erogato è di 527,16 euro nel 2023. 

Un altro aiuto è l’assegno mensile di assistenza dedicato a chi ha una percentuale di invalidità tra il 74 e il 99%. Il beneficio spetta per tredici mensilità nella misura di 313,91 euro al mese ma solo se si rispettano determinati requisiti reddituali (5.391,88 euro nel 2023).

Volendo richiede la pensione di vecchiaia anticipata e lasciare il lavoro a 61 anni se uomini e 56 anni se donne, la percentuale riconosciuta dovrà essere pari o superiore all’80%. In più occorrerà essere in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 e aver maturato minimo venti anni di contributi (scendono a 15 in alcuni casi).

Chi ha una percentuale di invalidità superiore al 74%, invece, può accedere all’APE Sociale oppure ad Opzione Donna per il pensionamento rispettivamente a 63 anni di età con 30 anni di contributi e 60 anni di età con 35 anni di contributi (59 anni di età per le lavoratrici con un figlio e 58 anni per le donne con due figli). Queste le condizioni fino al 31 dicembre 2023.

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