L’Agenzia delle Entrate ha inviato erroneamente lettere di compliance sui pagamenti POS. Chi sono i contribuenti che possono considerare la missiva nulla?
Tanti contribuenti hanno ricevuto delle lettere su pagamenti POS “strane”. Si รจ trattato di un errore.

Negli ultimi giorni numerosi commercialisti hanno segnalato all’Associazione Nazionale Commercialisti l’arrivo di lettere di compliance ai titolari di attivitร economiche. Le missive indicavano anomalie nella gestione dei dati telematici legati al POS con le stesse transizioni registrate due o tre volte dagli Istituti di credito o con l’attribuzioni di importi non collegati all’entitร effettiva dell’incasso dell’interessato.
L’errore potrebbe essere stato provocato dalle banche stesse oppure dall’AdE. A prescindere dalla colpa, i contribuenti lamentano una situazione insostenibile e sono preoccupati da quanto comunicato. Per i commercialisti, poi, si tratta di un aggravio di lavoro per risalire ai dati reali e confrontarli con quanto scritto nelle lettere di compliance.
L’11 ottobre l’Agenzia delle Entrate ha risposto alle lamentele affibbiando la responsabilitร dell’accaduto agli operatori finanziari obbligati per Legge alla trasmissione dei dati riguardanti il POS. L’AdE, dunque, ha sottolineato la sua estraneitร ai fatti e l’impossibilitร di rilevarli dalle attivitร di verifica delle banche dati se non dopo l’invio delle lettere stesse.
Ora che la situazione รจ stata resa nota, l’Agenzia รจ intervenuta e nei prossimi giorni invierร ai contribuenti interessati una comunicazione di annullamento della precedente missiva di compliance sul POS con i dati errati.