Assegno Unico, a novembre arrivano i tagli, ecco perché e cosa fare per avere più soldi

Come di consueto, regolarmente l’INPS provvede a controllare lo stato delle pratiche e e trova degli errori taglia i sussidi.

Anche per quanto riguarda l’Assegno Unico bisogna essere in regola, altrimenti si rischiano i ricalcoli che, per la maggior parte delle volte, vengono effettuati al ribasso.

isee e assegno unico
Attenzione agli errori nell’ISEE perché l’INPS sta per tagliare l’assegno unico – InformazioneOggi.it

L’annuncio fatto dall’INPS, dunque, riguarda proprio le eventuali difformità riscontrabili nell’ISEE e a novembre molti nuclei potrebbero ricevere solamente l’importo minimo previsto, ovvero di 50 euro per ogni figlio a carico oppure 25 euro per i maggiorenni fino a 21 anni di età.

Ciò che è cambiato rispetto a prima, quindi, è che adesso l’INPS non provvede più a versare le somme per poi effettuare i conguagli (in più o in meno) ma paga direttamente solo la cifra minima, anche se poi potrà aggiungere quanto dovuto.

Chi deve controllare l’ISEE, perché se è sbagliato da novembre l’Assegno Unico subirà un taglio netto

Abbiamo detto che già dal mese prossimo l’INPS taglierà l’Assegno Unico a chi non è in regola. Ma cosa va a controllare l’Istituto di previdenza? E soprattutto cosa bisogna fare per correggere le eventuali incongruenze?

L’INPS potrebbe trovare errori riguardanti il patrimonio mobiliare, come ad esempio la giacenza dell’estratto conto oppure che il conto è stato chiuso e/o sono stati venduti dei titoli; gli errori sono calcolati anche se a commetterli è stato l’intermediario del soggetto che ha presentato la DSU, e quindi è opportuno controllare attentamente che la documentazione sia in regola.

Per qualsiasi anomalia riscontrata, il contribuente e cittadino potrà in qualsiasi momento apportare le modifiche necessarie, utilizzando diversi sistemi. Può ad esempio rivolgersi al CAF dove ha fatto produrre l’ISEE, ma l’effetto retroattivo sarà ammesso solo se l’errore è imputabile al CAF.

Oppure l’interessato può rivolgersi direttamente agli uffici INPS della propria zona, sia telefonicamente che su appuntamento, e portare tutta la documentazione che serve per rettificare l’ISEE. Un’ultima alternativa è quella di presentare una nuova DSU con le informazioni corrette.

Una volta che INPS avrà controllato i documenti emetterà l’Assegno Unico nel giusto importo, e ovviamente se sono riconosciuti arretrati provvederà a erogarli, solitamente in tempi brevi.

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