Ictus ischemico: i sintomi per accorgerti in tempo cosa sta succedendo e come aggire

Sempre più persone iniziano a soffrire di ictus ischemico, ma quali sono le cause che lo originano ed esiste un modo per prevenirlo?

L’ictus ischemico è una condizione davvero molto delicata che riguarda non solo la persona colpita, ma anche tutti coloro che le si trovano attorno, ovvero la famiglia. Si tratta di una condizione molto debilitante che col passare del tempo può avere delle conseguenze nefaste sulla salute del paziente portandolo ad avere a che fare con numerosi ostacoli.

Tutto quello che sappiamo sull'ictus ischemico
Sintomi, diagnosi, cura e prevenzione per l’ictus ischemico – InformazioneOggi.it

Scendendo più nel dettaglio, stiamo parlando di una patologia di tipo neurologica che richiede un maggiore sforzo da parte della ricerca scientifica. Infatti, bisognerebbe ancora di più approfondirne le cause, ma anche studiarne i sintomi ed i trattamenti che possono curarlo. Sicuramente la prevenzione può fare molto come anche un rapido intervento.

Quali sono le possibili cause di ictus ischemico? Cosa sappiamo fino a questo momento

L’ictus ischemico ha origine da una ridotta irrorazione del sangue dentro il cervello. Nello specifico, stiamo parlando di un vero e proprio caso di deficit del flusso sanguigno che potrebbe derivare da un’ostruzione delle arterie che arriva ad interrompere il consueto apporto di ossigeno e nutrienti presso le cellule cerebrali.

L’ictus ischemico può avere origine dall’aterosclerosi, ovvero una situazione in cui le placche del grasso si accumulano dentro le arterie di tipo cerebrali, andando, così, a restringere il flusso del sangue. Oppure, un’altra causa è l’embolia, o meglio un coagulo del sangue che si forma nel corpo e arriva al cervello. Una terza causa è la trombosi: questa volta il coagulo si va a creare in un’arteria cerebrale.

Quali sono i sintomi, la diagnosi e la cura

Sicuramente, i sintomi più conosciuto dell’ictus ischemico è la perdita improvvisa della forza di un arto. Poi, segue la difficoltà a parlare, la confusione e dei disturbi di tipo visivo. Per quanto riguarda la diagnosi, questa arriva dopo accurati esami clinici che prevedono la risonanza magnetica o la tomografia computerizzata del cervello, così da identificare le aree a rischio.

Per quanto riguarda la cura, il trattamento, spesso e volentieri, prevede l’utilizzo di farmaci di tipo trombolitico. Questi farmaci hanno la funzione di sciogliere i coaguli del sangue e ripristinare il normale flusso dello stesso. Tuttavia, è importante che gli stessi vengano somministrati tempestivamente per evitare il peggio.

Successivamente, è necessario fare della riabilitazione che consiste nel recupero delle funzioni motorie e cognitive interessate all’ictus. Pertanto, parliamo di fisioterapia, logopedia e terapia occupazionale.

Esiste un modo per prevenire l’ictus ischemico?

A quanto pare esiste eccome. In primis bisogna iniziare ad adottare uno stile di vita sano che si basa su una forma di alimentazione equilibrata e sull’attività fisica. Poi, non guasterebbe controllare di tanto in tanto la pressione del sangue e anche le condizioni mediche sottostanti come il diabete e l’ipertensione.

Impostazioni privacy