Ictus e rumore, l’associazione è accertata: lo studio

Il rumore potrebbe aumentare il rischio di insorgenza di un ictus. Una ricerca ha attestato la correlazione con l’inquinamento acustico.

L’ictus arriva improvvisamente quando si verifica un’interruzione dell’apporto di sangue in una zona dell’encefalo che causa la morte delle cellule nervose.

Il rumore aumenta il rischio di ictus
Il rumore aumenta il rischio di ictus – InformazioneOggi.it

Le conseguenze dell’ictus possono essere molto gravi come la perdita dei movimenti di braccia, gambe, linguaggio, vista, udito ed equilibrio. In Italia l’ictus è la terza causa di morte dopo le neoplasie e le malattie cardiovascolari. Si posiziona al primo posto, invece, come causa di disabilità. 

Ogni anno si registrano 185 mila casi (150 mila nuovi e 35 mila recidive) e a provocare l’interruzione di apporto del sangue interviene anche l’inquinamento acustico. Ad affermarlo il team di ricercatori dell’Università di Montreal che ha pubblicato l’indagine sulla rivista Noise & Healt.

I dati sono stati raccolti su oltre un milione di abitanti di Montreal tra il 2000 e il 2014. Ad ogni aumento di 10 decibel di intensità sonora ambientale corrisponde un incremento del rischio di ictus del 6% per gli over 45. Si è trovata, dunque, una correlazione tra inquinamento acustico e lesioni cerebrali specialmente per le lesioni ischemiche e non emorragiche.

La ricerca ha appurato come un rumore superiore a 40 decibel di notte e 55 di giorno può comportate stress, problemi del sonno, astenia e problemi di cuore. Chi vive in una zona rumorosa può avere come conseguenza anche un’alterazione della circolazione sanguigna. Lo studio, dunque, parla chiaro. L’ambiente influisce sul benessere dell’organismo interagendo con meccanismi complessi. Al momento si è attestata un’associazione tra rumore e ictus ma altre ricerche sono in corso per arrivare a stabilire una correlazione.

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