Il liquore all’assenzio è davvero pericoloso? La verità e i falsi miti

Il liquore all’assenzio è pericoloso come dicono? Dalla sua nascita ad oggi sono cambiate molte cose. Scopriamole!

Avrai sicuramente sentito parlare dell’assenzio, questo liquore che in passato era utilizzato come “medicina” per curare una serie di disturbi: dall’anemia al gonfiore di stomaco. Tuttavia, attorno a questo liquido “miracoloso” si sono creati una serie di miti e false leggende.

Liquore all'assenzio: scopriamo cos'è
Liquore all’assenzio – InformazioneOggi.it

Per alcuni, l’assenzio evoca immagini poetiche di Baudelaire, Verlaine e Rimbaud sulla terrazza di un caffè francese, per interrogarsi sul significato profondo della vita. Per altri, è un liquido pericoloso e illegale che bevono i più estremisti della nostra società (come Marilyn Manson).

Come per molte cose, la verità probabilmente sta “nel mezzo”.

Liquore all’assenzio: la storia di un mito

L’assenzio ha una storia insolita. La ricetta originale fu sviluppata intorno al 1792 da un medico il cui nome era Dr Pierre Ordinaire! Il dottor Ordinaire fuggì dalla Francia durante la Rivoluzione per rifugiarsi in Svizzera. Lì sviluppò una “cura miracolosa” a base della pianta artemisia absinthium. Il liquido era prescritto per curare quasi tutto.

Pochi anni dopo, la famosa distilleria Pernod iniziò a produrre e distribuire assenzio su larga scala. Anche se l’assenzio è stato a lungo associato ai bohémien, ai poeti maledetti e ai pittori impressionisti, era davvero una bevanda popolare.

Negli anni ’40 dell’Ottocento veniva dato ai soldati francesi al fronte per curare la malaria: quando tornavano a casa si erano abituati al gusto! Poi, verso la fine del XIX secolo, una carenza di vino a livello nazionale fece esplodere la popolarità dell’assenzio in Francia. Nel 1910 fu registrato che nel paese si beveva più assenzio che vino o qualsiasi altro liquore.

Poi le cose andarono male, poco prima della prima guerra mondiale, si diceva che l’assenzio provocasse epilessia, tubercolosi e demenza.

Uno dopo l’altro, i paesi iniziarono a vietarne la vendita: Belgio, Brasile, Paesi Bassi e persino la Svizzera seguirono l’esempio gli Stati Uniti nel 1912, poi infine la Francia nel 1915.

Fu solo negli anni ’90 che l’assenzio riemerse, quando le proprietà medicinali dell’artemisia absinthium poterono essere dimostrate con maggiore sicurezza.

Bisogna attendere gli anni 2000, perché l’assenzio torni nuovamente legale nella maggior parte dei paesi.

I rischi dell’assenzio

L’assenzio contiene tujone, che agisce in modo molto simile al THC della marijuana. A dosi elevate può causare allucinazioni. Non sappiamo se la concentrazione fosse pericolosa nelle ricette dell’epoca, ma ne dubitiamo: ci vuole molto tujone per provocare tali effetti.

Oggi, gli standard di Health Canada garantiscono che l’assenzio commerciale sia sicuro da bere limitando la concentrazione di tujone a una piccola quantità.

I francesi danno all’assenzio il grazioso soprannome di fata verde, per via del suo colore caratteristico. Tradizionalmente si beve alle 17 in punto, all’ora verde.

Il suo sapore è amaro con aromi complessi: menta, coriandolo, verbena, anice stellato. Gli aromi possono cambiare a seconda di come viene gustato. La famosa zolletta di zucchero che accompagna l’assenzio è utilizzata per bilanciare l’amarezza.

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