Il Bonus tinteggiatura è un’agevolazione molto conveniente, che consente di risparmiare per ridipingere casa. Quali sono i requisiti?
Per ristrutturare e rinnovare la casa ci sono numerosi benefici economici e fiscali.
Tra di essi rientra il cd. Bonus tinteggiatura. Quando si può richiedere? Per i lavori che riguardano l’applicazione della vernice o della pittura sulle pareti sia interne sia esterne di un immobile.
Si tratta di interventi necessari non solo per preservare l’estetica degli edifici ma anche per garantire un’idonea manutenzione ordinaria, come specificato dall’art. 3, comma 1, lettera a) del Testo Unico dell’Edilizia.
Attenzione, però, perché questi lavori sono coperti dal Bonus solo se vengono compiuti nelle parti comuni di condomini oppure fabbricati plurifamiliari. Sono esclusi, quindi, quelli effettuati presso immobili privati.
Analizziamo la disciplina e scopriamo tutte le condizioni per beneficiare del Bonus tinteggiatura.
Bonus tinteggiatura: a quali lavori si applica?
Grazie al Bonus tinteggiatura è possibile ottenere la detrazione del 50% delle spese sostenute. Bisogna, però, chiarire che tale misura è strettamente collegata al Bonus ristrutturazione.
Se, quindi, si intendere semplicemente ritinteggiare le pareti dell’appartamento, non si può beneficiare della detrazione, perché tali lavori non rientrano nella manutenzione ordinaria.
Sono detraibili solo se vengono inclusi in un’altra tipologia di intervento di portata superiore. È necessario, ad esempio, che i lavori di tinteggiatura dell’appartamento vengano compiuti insieme a quelli di tinteggiatura della facciata o di altre parti comuni del condominio, come la scala.
A stabilire tale principio è stata l’Agenzia dalle Entrate che, allo stesso tempo, ha chiarito che gli interventi di tinteggiatura possono consentire la detrazione anche se abbinati ad altre agevolazioni fiscali. Vediamo quali sono.
Bonus ristrutturazioni ed Ecobonus: due opportunità da cogliere al volo
Se si ha intenzione di rinnovare o mettere a norma l’impianto elettrico, si può richiedere il Bonus ristrutturazione.
Poiché sarà necessario intervenire sulle pareti per modificare i cavi, alla fine bisognerà anche tinteggiare quelle interessate. In questo caso, l’intervento rientra a pieno titolo nei lavori di manutenzione straordinaria e, di conseguenza, le spese affrontate sono detraibili al 50%.
Un altro beneficio è l’Ecobonus, che consente di ottenere una detrazione delle spese del 50% oppure del 65%, in base al tipo di intervento edilizio compiuto.
Tra i lavori rientranti nell’agevolazione c’è la sostituzione dei terminali interni, cioè dei radiatori. Si tratta di un’operazione che necessita della rimozione dei dispositivi e, inevitabilmente, di un intervento alla pareti interne che, alla fine, andranno ritinteggiate.
Anche in tale ipotesi, la tinteggiatura sarà detraibile grazie all’Ecobonus.
Bonus tinteggiatura: è consentita la detrazione al 75% o al 90% al ricorrere di queste condizioni
Gli interventi di tinteggiatura possono essere detratti in Dichiarazione dei Redditi anche tramite altri due benefici: il Bonus barriere architettoniche e il Superbonus.
Nel caso in cui vengano compiuti lavori con lo scopo di superare o abbattere le barriere architettoniche, si ha diritto ad una detrazione delle spese del 75%, suddivisa in 5 anni.
Tali interventi, infatti, comportano l’esigenza di dover tinteggiare le pareti o le parti degli edifici interessate.
Il Bonus tinteggiatura può rientrare, infine, nel Superbonus al 90%, sulla base del principio che abbiamo finora evidenziato per tutte le altre agevolazioni fiscali.
Se, dunque, i lavori di pitturazione dovessero essere compiuti al termine degli interventi di Superbonus, le spese sostenute saranno detraibili al 90%.
