Lavoratrici in pensione prima dei 60 anni, non ci sono solo Opzione Donna e Quota 41

Le donne possono andare in pensione prima del compimento dei 60 anni senza dover necessariamente accedere a Opzione Donna (svantaggiosa) o a Quota 41.

Una misura che pochi conoscono  permette il pensionamento molto prima della maturazione dei requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia.

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Andare in pensione prima dei 60 anni – Informazioneoggi.it

Attendere i 67 anni di età per lasciare il lavoro sembra essere un traguardo lontano specialmente per tante lavoratrici. Le donne hanno un doppio impegno, casalingo e lavorativo. Succede spesso che toccata la soglia dei 60 si inizia ad avvertire la stanchezza di una vita passata a districarsi tra innumerevoli situazioni. Nasce il desiderio di andare in pensione per riposarsi e dedicarsi a sé stesse.

La misura di pensionamento anticipato dedicata alle lavoratrici è Opzione Donna. Prevede l’uscita dal mondo del lavoro a 60 anni senza figli (c’è lo sconto di uno o due anni in base al numero di figli) e 35 anni di contributi. Ma nel 2023 si rivolge solo alle disoccupate, caregiver e invalide al 74%. Tante donne vengono così esclude. L’altra possibilità nota è attendere 41 anni e dieci mesi di contributi senza limite anagrafico. Una carriera così lunga in poche l’hanno maturata. C’è una terza possibilità meno conosciuta, anch’essa dedicata solo ad alcune lavoratrici.

In pensione prima dei 60 anni, queste lavoratrici possono

Alcune lavoratrici possono andare in pensione a 56 anni con la pensione di vecchiaia anticipata per invalidità. Undici anni prima delle pensione di vecchiaia ordinaria maturata con 67 anni di età e venti di contributi. Condizione necessaria avere l’invalidità pensionabile specifica. Non è sufficiente, quindi, l’invalidità civile generica.

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Lo scivolo di pensionamento per le donne – Informazione oggi.it

Per accedere al pensionamento a 56 anni (61 per gli uomini) sarà necessario avere un grado di invalidità riconosciuto superiore all’80%. Tale invalidità non è quella civile generica con riferimento alla capacità di svolgere un’attività lavorativa. Si tratta, invece, dell’invalidità riguardante la riduzione della capacità lavorativa della lavoratrice per quanto riguarda la mansione svolta abitualmente e le sue competenze.

La commissione che certifica l’invalidità specifica è differente da quella volta a stabilire l’invalidità generica. Per il pensionamento anticipato a 56 anni bisognerà sottoporsi a visita medica presso una particolare commissione medica dell’INPS.

Al termine della visita sul verbale si leggerà il riconoscimento dell’invalidità, la percentuale nonché la possibilità che l’interessato venga collocato a nuova mansione in base alle proprie capacità. Se non dovesse essere rilevata alcuna opportunità per continuare a lavorare allora sarebbe concesso inoltrare domanda di pensionamento di vecchiaia anticipata.

Ricordiamo che è prevista una finestra mobile di dodici mesi. Questo è il lasso di tempo che dovrà intercorrere tra l’inoltro della domanda soddisfacendo tutti i requisiti e l’erogazione del primo rateo pensionistico.

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