Il decreto lavoro è legge, la Camera approva: “I giovani meritano di più”

Attesa da tempo la nuova misura è ormai legge. Con il voto favorevole della Camera si può finalmente parlare di nuova regolamentazione.

Il “si” definitivo è arrivato come consuetudine dalla Camera dei deputati. Il voto finale per il tanto atteso decreto in questione è finalmente arrivato. “Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro“. Un provvedimento a lungo cercato dalla maggioranza di Governo.

Nuova misura Governo
Pareri contrastanti in Parlamento – InformazioneOggi

L’ok definito è arrivato lo scorso 27 giugno. La Camera ha votato la fiducia chiesta dal Governo al provvedimento specifico con 207 voti favorevoli, 127 contrari e cinque astenuti. Dopo il parere favorevole del Senato, il testo in questione sarà quindi presto ufficiale.

Le forze di maggioranza hanno chiaramente votato compatte in favore di tale misura, mentre al contrario quelle di opposizione hanno votato in maniera decisamente opposta. Nel testo, tra le altre cose, si fa riferimento a quello che di fatto rappresenterà il superamento del Reddito di cittadinanza dal prossimo 1 gennaio 2024.

Presente, inoltre il taglio del cuneo fiscale dal 1 luglio al 31 dicembre 2023. La misura in questione, nelle intenzioni del Governo, potrebbe presto diventare addirittura strutturale. L’azione dell’esecutivo appare insomma più che mai decisa. Il desiderio e la necessità di lasciare una impronta.

Il decreto lavoro è legge, la Camera approva: pareri contrastanti in Parlamento

Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra ha cosi dichiarato in merito al testo presentato dal Governo: “Che strana questa destra che è al governo del Paese: è la destra che se la prende con i poveri, magari cancella le necessarie forme di sostegno al reddito. Ma è anche la destra continua-  che se di fronte ha un’imprenditrice che magari, secondo inchieste giornalistiche che naturalmente hanno bisogno di essere verificate fino in fondo, ha qualche debito col fisco, non paga fino in fondo il Tfr ai propri dipendenti, magari gestisce in modo discutibile la cassa Covid, allora questo tipo di imprenditori vanno bene, non ci sono problemi, magari si applaudono e qualche volta diventano pure ministri della Repubblica. Questa è la destra di questo Paese, io credo che i lavoratori e lavoratrici dell’Italia, i giovani di questo Paese meritano qualcosa di più e di meglio”.

L’ex Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha invece cosi dichiarato: “Il governo si diletta sadicamente a ignorare il grido dolore di chi non riesce ad arrivare a fine mese, che è la stragrande maggioranza dei nostri cittadini. In 8 mesi il governo non ha alcun rispetto del lavoro e della sua dignità. Il governo ha introdotto una vera e propria controriforma che ha smantellato un pezzo importante del nostro welfare. C’è qualcosa di profondamente ipocrita e contraddittorio nella vostra politica: da un lato vi ergete a numi tutelari della famiglia e della natalità, dall’altro private i giovani di poter costruire una famiglia, di progettare il futuro. La vostra meritocrazia suona come una beffa, una presa in giro dei più fragili”. Dopo l’intervento dell’ex premier è scattata la protesta da parte dei parlamentari cinque stelle con tanto di striscione esposto in aula.

In conclusione, l’onorevole Riccardo Molinari della Lega ha ricordato come in occasione della manifestazione del M5s di pochi giorni fa a Roma, ci fossero stati dei riferimento da parte di Beppe Grillo a “brigate di cittadinanza” e “passamontagna”. Il decreto lavoro è legge, a questo punto c’è da attendere una sua eventuale, si spera, efficacia.

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