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Pensioni

Pensione anticipata con riunificazione dei contributi: non commettere errori, rischi di dover aspettare i 67 anni

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I lavoratori che hanno versato contributi in più casse previdenziali possono andare in pensione anticipata chiedendo la riunificazione.

Un servizio INPS risulta pratico per chi ha lavorato versando contributi in diverse Casse durante la propria carriera.

Come andare in pensione anticipata con cumulo dei contributi – Informazioneoggi.it

Molte persone non possono vantare una lunga carriera lavorativa presso una stessa azienda. C’è chi ha iniziato come autonomo per poi trovare un’occupazione da dipendete pubblico o privato e chi, invece, ha compiuto il percorso contrario. Il senso è che bisogna considerare l’evenienza di non aver versato tutti i contributi sempre nella stessa Cassa previdenziale.

Cosa può fare il lavoratore per conteggiare i contributi necessari per andare in pensione? Può richiedere la riunificazione della carriera e dei contributi maturati. Questa possibilità è nota a molti ma non tutti sanno come procedere per sfruttarla per riuscire ad andare in pensione anticipata o uscire dal mondo del lavoro con la pensione di vecchiaia.

Pensione anticipata e riunificazione dei contributi, come procedere

Lavoratori privati, lavoratori pubblici, lavoratori autonomi, ognuno ha la sua Cassa di riferimento. E in caso di carriera variegata è possibile che si siano versati contributi in due se non in tutte e tre le Casse previdenziali. Nel momento in cui si avvicina il pensionamento questo dettaglio diventa sempre più importante. I contributi, infatti, sono determinanti sia in relazione al diritto al trattamento sia per l’importo dello stesso.

Come riunificare i contributi – Informazioneoggi.it

Tutti i contributi versati sono validi al fine del pensionamento, questo è l’assunto da cui partire. Devono, però, essere unificati e il compito spetta al lavoratore. Fortunatamente ci sono diversi strumenti da utilizzare per raggiungere lo scopo, sia quando è arrivato il momento della pensione sia in qualsiasi altro periodo della carriera lavorativa.

Le misure sono la totalizzazione, la ricongiunzione e il cumulo. Si differenziano per le regole che le disciplinano e che spesso obbligano il lavoratore ad una scelta in particolare. La totalizzazione rimane lo strumento più conveniente essendo gratuito ma presuppone il sistema di calcolo contributivo mentre la ricongiunzione – seppur onerosa – permette il calcolo della pensione in base alla carriera del richiedente e dunque con sistema retributivo, misto o contributivo.

Totalizzazione, ricongiunzione e cumulo

La totalizzazione si rivolge a chi ha versato contributi

  • nei Fondi obbligatori per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti,
  • nelle Forme sostitutive, esclusive ed esonerative dell’Assicurazione Generale Obbligatoria,
  • nei Fondi per i professionisti,
  • nella Gestione Separata dei lavoratori parasubordinati,
  • nel Fondo di previdenza per il clero,
  • nel Fondo previdenziale e assistenziale degli spedizionieri doganali.

La ricongiunzione, invece, non ha limiti e Gestione escluse. Tutti i lavoratori possono utilizzare tale strumento. L’alternativa a ricongiunzione e totalizzazione è il cumulo dei contributi. La pensione è calcolata pro quota e possono utilizzare la misura (gratuitamente) coloro che hanno versamenti

  • nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti,
  • nelle Gestioni Speciali dei lavoratori autonomi,
  • nelle Gestioni sostitutive dell’Assicurazione generale obbligatoria,
  • nelle Gestioni esclusive dell’Assicurazione generale obbligatoria,
  • nella Gestione Separata.

Si aggiungono gli iscritti alle casse professionali.

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