Attività fisica in base all’età: i benefici incredibili e le indicazioni degli esperti

Praticare regolarmente attività fisica fa bene, e questo lo sappiamo; ma la Scienza ci ricorda che ad ogni età trasforma in modo diverso il nostro corpo.

Nei decenni le persone hanno cambiato abitudini continuamente: oggi la società è molto “smart” ma poco attiva, e dunque dobbiamo rimediare prestando più attenzione alla salute del corpo.

l'attività fisica fa bene a tutte le età
Fare attività fisica è importante ad ogni età – InformazioneOggi.it

Guardandoci un po’ indietro, anche senza andare molto lontano nel tempo, comprendiamo che la vita quotidiana di oggi è molto diversa rispetto al passato. Gli obiettivi sono più o meno gli stessi di sempre (lavorare, realizzare i propri sogni, mettere su famiglia e divertirsi) ma li perseguiamo differentemente.

Pensiamo per un attimo, ad esempio, agli anni ’80, in cui cominciarono a diventare di moda gli allenamenti fitness in casa, con l’aiuto di video tutorial. Anche oggi questa pratica è molto diffusa, anche se l’offerta delle palestre si è ampliata tantissimo. Fino agli anni ’70, però, immaginare di indossare leggins per fare movimento era impensabile, soprattutto se il fine era quello di dimagrire e diventare più belli.

Qual è l’importanza odierna di fare attività fisica, ad ogni età

Oggi l’esigenza di avere un corpo performante ed esteticamente perfetto è imperante, e per fortuna abbiamo tutti i modi per ottenerlo: tante discipline sportive e tipologie di allenamento personalizzabili.

camminare e fare attività fisica fa bene
Camminare sul tapis roulant o fare una passeggiata è salutare – InformazioneOggi.it

Ma fare attività fisica è ancora più importante per mantenerci in salute. Gli esperti ci danno le informazioni necessarie per nutrirci in nodo sano, così da prevenire le malattie; oggi mettono l’accento anche sul fatto che “muoversi” è fondamentale per il nostro benessere.

Dimentichiamoci, però, le sessioni in palestra: per stare bene non servono necessariamente abbonamenti al centro fitness vicino a casa o all’ufficio.

  • Bambini, giovani e ragazzi – Secondo l’OMS è di vitale importanza che fin dalla tenera età si debba fare sport e movimento: oggi l’uso continuativo di tablet, smartphone e Pc sta minando la salute fisica dei giovani, che poi si ripercuote anche su quella mentale. Praticare uno sport, soprattutto di gruppo, vuol dire anche imparare le regole della società, ed è un passaggio imprescindibile per vivere serenamente la vita da adulti.
  • Dai 30 ai 50 anni – Anche se siamo sempre occupati a lavorare e a occuparci delle questioni quotidiane, fare attività fisica regolarmente ci aiuta a diminuire i rischi di molte malattie, come diabete, pressione alta, ictus e infarti.
  • Dopo i 50 anni e nella terza età – È scientificamente dimostrato che gli anziani incorrono di meno in forme di demenza se praticano attività motorie regolarmente; gli esperti affermano che è sufficiente una passeggiata di 20 minuti al giorno. Non trascuriamo poi l’effetto ormonale delle donne in menopausa: grazie all’esercizio fisico, si limitano i disagi dovuti al calo di estrogeni.

Le indicazioni dell’OMS

Abbiamo compreso che fare attività fisica ci preserva dalle malattie, ma agisce beneficamente in ogni aspetto della nostra vita: da quello sociale fino al limitare alcuni disagi, come ansia, depressione e insonnia.

Naturalmente ognuno di noi è diverso e ha condizioni di salute variabili, ma in linea generale secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità dovremmo fare moto per almeno 150 minuti alla settimana. Questo alternando mezz’ora di camminata ogni giorno ad attività aerobiche e di potenziamento muscolare.

Infine, ricordiamo che molti studi scientifici hanno dimostrato che camminare all’aperto è sempre meglio del movimento fatto all’interno di un edificio o in palestra. Dunque, se possibile, meglio fare una passeggiata in un luogo naturale, poiché ne trarremo beneficio al corpo e alla mente allo stesso tempo.

(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)

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