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Pensione integrativa di Poste Italiane: metti al sicuro il tuo assegno mensile, alcuni esempi e importi finali

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La pensione integrativa di Poste Italiane aiuta il cittadino a mettere in sicurezza il futuro e a mantenere un tenore di vita in linea con le sue aspettative.

Chi teme che l’assegno pensionistico possa essere basso e insufficiente a garantire una buona qualità della vita deve valutare la proposta di Poste Italiane.

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La preoccupazione comune a tanti italiani è dover sopravvivere una volta in pensione con un assegno dall’importo basso. I timori sono fondati soprattutto per i giovani che vedranno calcolare la pensione con sistema contributivo puro. Il modo migliore per scrollarsi da dosso questi cattivi pensieri è aderire alla previdenza complementare. Significa sottoscrivere un piano pensionistico individuale che consentirà una volta giunto il momento del pensionamento di ottenere un importo aggiuntivo sulla pensione. 

La proposta più apprezzata di Poste Italiane è Postaprevidenza Valore. Vi possono aderire lavoratori e non che vogliono costruire un piano di previdenza complementare su base individuale senza restrizioni. Permette di versarvi il Trattamento di Fine Rapporto, di scegliere tra tre profili diversi di investimento, di decidere l’importo da versare annualmente o mensilmente. La flessibilità del piano, poi, permette al cittadino di cambiare idea in corso d’opera e di gestire la forma previdenziale come meglio si crede.

La pensione integrativa di Poste Italiane

Partecipare alla forma pensionistica complementare di Poste Italiane significa fruire di benefici fiscali sulle contribuzioni maturate e sulle prestazioni percepite. Il cittadino può calcolare la sua evoluzione della posizione individuale tenendo conto delle imposte che gravano sui rendimenti attualmente vigenti.

Da tener conto che nel corso del rapporto di partecipazione, la posizione individuale maturata è soggetta a variazioni a causa della variabilità dei rendimenti. Sarà maggiore quanto più alto è l’investimento azionario deciso dall’aderente alla pensione integrativa.

Lo strumento di calcolo

Poste Italiane propone lo strumento “La mia pensione complementare” per concedere al cittadino una valutazione sintetica e prospettiva del personale piano previdenziale. Funge anche da ausilio nell’arduo compito di prendere decisioni riguardanti la partecipazione alla forma pensionistica complementare.

Con riferimento ai rendimenti occorre specificare che i valori calcolati su base annua vengono conteggiati tramite una simulazione che ipotizza la capitalizzazione dei contributi maturati tenendo conto di un rendimento fisso. Si esclude dal calcolo, logicamente, la variabilità dei rendimenti conseguiti dalla gestione.

Puntualizzazioni sulla proiezione

Il documento della pensione integrativa elaborato da Poste Italiane nell’ambito delle ipotesi di calcolo è redatto tenendo conto delle informazioni riguardanti

  • ogni singolo iscritto,
  • la forma pensionistica complementare individuale,
  • le ipotesi definite dalla COVIP in modo uguale per ogni forma pensionistica.

I calcoli potrebbero trovare conferma nel tempo oppure no, impossibile a dirsi. La simulazione, ribadisce Poste Italiane, offre risultati puramente indicativi e non certificativi proprio per le caratteristiche del prodotto offerto. Danno un’idea, però, dell’importo aggiuntivo spettante grazie alla pensione integrativa di Poste Italiane.

Simulazione della previdenza obbligatoria

Poste Italiane, dopo aver chiarito al possibile aderente le condizioni da rispettare e le ipotesi sui calcoli, permette di simulare la propria personale previdenza obbligatoria e capire quale sono le soluzioni possibile per migliorare il proprio futuro.

Nel simulatore basterà inserire

  • il sesso,
  • la data di nascita,
  • l’occupazione svolta,
  • gli anni di contributi maturati, l
  • la retribuzione annua lorda,
  • la previsione di crescita (stabile, bassa, media, alta).

Il sistema riporterà la stima del pensionamento (anno ed età), il reddito da lavoro annuo lordo e la previdenza obbligatoria. In base a questi elementi indicherà il gap da colmare per poter mantenere il proprio tenore di vita. Per gap si intende la differenza tra ultimo reddito e quello della previdenza obbligatoria. In questo modo si capirà qual è la percentuale da riempire per andare in pensione e mantenere lo stesso stile di vita da lavoratore.

Si arriva alla pensione integrativa

Cliccando su “colma il gap” si potrà simulare la costruzione della rendita da pensione complementare. Nel form si dovrà inserire la periodicità dei versamenti, l’importo, il profilo di investimento (garantito, dinamico, guidato) e se si intende o meno versare anche il TFR. Altri campi riguardano il trasferimento da un altro Fondo pensione e la tempistica della rendita pensionistica (vitalizia, cinque anni certa e poi vitalizia, dieci anni certa e poi vitalizia). Una volta compilati, il simulatore riporterà la rendita che si otterrà aderendo a Postaprevidenza Valore.

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