È disponibile il cedolino pensione INPS di maggio: tutti i passaggi per leggerlo correttamente

Il cedolino pensione è il documento che permette di scoprire la cifra accreditata dall’INPS mensilmente e di verificare eventuali variazioni.

L’Istituto di previdenza ha comunicato le direttive per poter consultare correttamente il cedolino della pensione del mese di maggio 2023.

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Cedolino pensione maggio 2023 – InformazioneOggi.it

Per conoscere tutti i dettagli relativi alle somme spettanti, i pensionati non devono fare altro che collegarsi al portale web dell’INPS .

Vediamo, dunque, quali sono le informazioni contenute nel prospetto.

Cedolino pensione: cosa contiene?

Attraverso il cedolino della pensione, tutti i pensionati possono controllare l’ammontare delle prestazioni erogate dall’INPS.

Prima veniva inviato per posta, mentre ora è consultabile telematicamente, sul sito dell’Istituto. La procedura di accesso al portale è molto semplice. Basta autenticarsi con le proprie credenziali digitali (SPID, CIE o CNS), andare nella propria Area personale e cliccare su “Cedolino pensione“.

Qui, dalla sezione “Verifica pagamenti“, è possibile prendere visione di tutti i cedolini delle proprie prestazioni.

Date di pagamento delle pensioni di maggio

Segnaliamo, innanzitutto, che l’accredito, tramite bonifico, delle pensioni del mese di maggio è previsto per martedì 2, primo giorni bancabile; il 1° maggio, infatti, è un giorno festivo.

I contribuenti che, invece, hanno scelto il ritiro della somma presso gli Uffici postali, dovranno attendere la pubblicazione dell’apposito calendario e rispettare il turno alfabetico.

Leggi anche: “Estratto conto contributivo e cedolino pensione 😀 è possibile averli subito: il sistema è questo“.

Elementi del cedolino pensione: trattenute IRPEF, addizionali regionali e comunali

All’interno della guida al cedolino pensione di maggio, l’INPS precisa anche a cosa si riferiscono le voci relative alle trattenute IRPEF a titolo di acconto e alle addizionali regionali e comunali per l’anno 2022.

Tali trattenute sono suddivise in 11 rate, a partire dall’anno di imposta seguente a quello di riferimento.

Ricordiamo, tuttavia, che le trattenute fiscali non interessano le prestazioni di invalidità civile, la pensione o l’Assegno sociale e le prestazioni non soggette a tassazione (come quelle erogate in favore delle vittime del terrorismo).

Non perdere il seguente approfondimento: “Cedolino pensione, per consultarlo basta conoscere un numero!

Conguagli a debito o a credito per l’anno 2022

Entro il 28 febbraio, l’INPS, in veste di sostituto d’imposta dei pensionati, ha provveduto ad effettuare le verifiche tra la cifra delle ritenute disposte e le tasse realmente dovute sulle somme dell’anno d’imposta 2022; l’operazione è stata effettuata prendendo in considerazione anche le eventuali detrazioni.

Al termine delle verifiche, gli scenari, per il pensionato, possono essere due: determinazione di conguagli di imposta a debito oppure a credito.

Il pagamento delle cifre a credito avviene direttamente sul rateo della pensione.

I conguagli a debito, invece, possono essere recuperati dall’INPS in uno dei seguenti modi:

  • per i pensionati con un reddito da pensione annuo inferiore a 18 mila euro e debito IRPEF maggiore di 100 euro, si provvede alla rateizzazione mensile del debito d’imposta, per un massimo di 11 rate di pari importo;
  • il debito dei pensionati con reddito da pensione annuo superiore a 18 mila euro oppure minore di 18 mila euro e con debito IRPEF inferiore a 100 euro è trattenuto direttamente sulle prestazioni erogate dal mese di marzo 2023. Non è stabilita alcuna rateizzazione e, quindi, il recupero dell’importo avviene in un’unica soluzione, sui ratei di pensione. Se il rateo di pensione mensile non è sufficiente per recuperare interamente il conguaglio d’imposta a debito, l’operazione si effettua sulle mensilità seguenti, fino all’estinzione integrale.

Gli importi del conguaglio, inoltre, vengono certificati nella Certificazione Unica 2023.

È opportuno ricordare, infine, che tutti i pensionati che, per effetto del conguaglio a debito, sono incorsi nella riduzione o, addirittura, nell’azzeramento della prestazione spettante, possono verificare nel dettaglio i calcoli, tramite il servizio MyINPS. In alternativa, possono controllare il cedolino della pensione, alla voce relativa ai conguagli IRPEF. In tale area, infatti, sono indicati l’imponibile totale, l’imposta dovuta, quella già versata e l’eventuale somma residuale da trattenere.

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