Quanto ha guadagnato Sebastian Vettel in Ferrari? Cifra scioccante

Sebastian Vettel si è ritirato al termine del 2021 dopo l’esperienza amara in Aston Martin. Ecco quanto ha percepito in 6 anni alla Ferrari.

Vi sono piloti in grado di lasciare un segno indelebile nel magico libro della Formula 1. Il tedesco ha deciso di dire addio al termine di una stagione avara di soddisfazioni in Aston Martin. Dopo le delusioni cocenti vissute nel periodo Ferrari aveva deciso di abbracciare una terza fase di carriera al volante dell’auto inglese.

Sebastian Vettel Ferrari (Ansa Foto)
Sebastian Vettel Ferrari (Ansa Foto)

Considerate le premesse della vigilia sulle auto di effetto suolo e i grandi progetti del boss Lawrence Stroll il tedesco aveva deciso di accettare la proposta dell’AM per sperimentare le nuove wing car. La realtà è stata molto lontana dalle fantasie del miliardario canadese che ha dovuto riscontrare più difficoltà del previsto per quanto Sebastian abbia dimostrato sprazzi di talento anche al volante della verdona.

I tifosi della Ferrari continuano ad avere nel cuore il giovane di Heppenheim che, dopo l’addio nel 2020, ha lasciato tanti bei ricordi a Maranello. La sua fama è superiore ad altri campioni che sono andati anche più vicini alla conquista del titolo mondiale. Le due migliori annate in Ferrari del tedesco sono coincise con la lotta a Lewis Hamilton nel 2017 e nel 2018. Seb, finalmente, aveva tra le mani una vettura competitiva almeno nella prima parte di stagione, prima che gli sviluppi degli avversari teutonici mettessero in secondo piano anche la SF70H e la SF71H.

Il sogno infranto di Seb

Ha provato a dare sempre il suo meglio in carriera, cercando di credere nella possibilità di seguire le orme del suo maestro Michael Schumacher. Purtroppo non è stato in grado, anche a causa dei limiti del team, di arrivare sino all’ultima tappa in lizza per una corona iridata nella Scuderia modenese. Il suo meglio l’ha dato ai tempi della Red Bull Racing quando è riuscito a vincere ben quattro titoli mondiali di fila, dal 2010 al 2013.

In quel caso va riconosciuta alla Red Bull Racing la capacità di aver messo a disposizione una vettura da sogno. Tuttavia fu molto bravo il tedesco ad estrarre tutto il potenziale possibile della straordinaria vettura austriaca. Il suo esordio, invece, Sebastian lo fece al volante della Toro Rosso, ex Minardi motorizzata Ferrari, con la quale si levò anche la soddisfazione di vincere il suo primo Gran Premio in Formula Uno sul tracciato di Monza nel 2008.

Lo stipendio di Vettel

La Ferrari era nel DNA e nei sogni del quattro volte iridato, tuttavia la realtà è andata in una direzione molto diversa rispetto alle aspettative. Avrebbe fatto di tutto per ottenere un successo iridato con la Rossa, ma a festeggiare sono sempre stati gli avversari. Purtroppo le cose in Ferrari non sono migliorate, dopo l’addio di Sebastian Vettel, con l’arrivo di Carlos Sainz.

E’ venuto a mancare anche una guida esperta che nelle fasi decisive e delicate della stagione avrebbe potuto indirizzare quantomeno, a livello comunicativo, gli obiettivi della squadra. Sebastian Vettel quantomeno in Ferrari si è ritrovato un patrimonio importante. Secondo quanto riportato da Motori.it il tedesco avrebbe guadagnato circa 40 milioni di euro nel 2020, circa 45 milioni di euro nel 2019, circa 45 milioni di dollari annui nel 2018, circa 28 milioni di dollari nel 2017, circa 28 milioni di euro nel 2016 e 33 milioni di dollari nel 2015, sua prima annata a Maranello.

Di sicuro ha superato una cifra complessiva pari a 200 milioni di euro. Facendo un calcolo, sponsor esclusi, la Ferrari gli ha pagato circa 220 milioni di euro per provare a tornare sul tetto del mondo. Una cifra importantissima che, ai tempi, doveva bilanciarsi anche con il lauto stipendio di Kimi Raikkonen. Sul piano dei pagamenti la Rossa ha fatto un affare con l’ingaggio di Carlos Sainz e Charles Leclerc. I piloti, inoltre, ricevono introiti anche da altre fonti. Il patrimonio di Sebastian Vettel è davvero da capogiro. Si è spostato con Hanna Prater, il 21 giugno 2019, conosciuta ai tempi del liceo.

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