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Pensioni

Pensione INPS e ratei maturati e non riscossi, bisogna fare domanda per non perderli

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Gli eredi di un soggetto assicurato o pensionato deceduto possono richiedere l’erogazione dei ratei maturati e non riscossi.

I ratei maturati e non riscossi sono una somma di denaro, di solito sotto forma di rate, quote pensionistiche e interessi legali. Queste il pensionato non ha potuto percepire a causa della morte avvenuta.

Ratei maturati e non riscossi – InformazioneOggi

Il decesso del soggetto pensionato avvenuto nel corso dell’anno permette di acquisire il diritto al rateo della tredicesima mensilità in favore degli eredi del dante causa.

La suddetta somma entra a tutti gli effetti nella sfera ereditaria degli eredi, tranne nelle disposizioni diverse rilasciate nel testamento.

Cosa sono i ratei maturati e non riscossi?

Il rateo ereditario costituisce la parte di tredicesima della pensione maturata fino alla data del decesso del soggetto pensionato. Inoltre, comprende le possibili somme spettanti e non riscosse del pensionato deceduto.

L’erogazione dei ratei maturati e non riscossi è un diritto dell’erede o degli eredi del soggetto assicurato o pensionato.

Il suddetto diritto è riconosciuto anche quando l’erede non ha il diritto alla pensione di reversibilità.

In caso della pensione di reversibilità in presenta del coniuge superstite o del figlio minore o inabile, l’INPS eroga d’ufficio la quota dei ratei.

Bisogna chiarire che quando si fa richiesta dei ratei maturati e non riscossi automaticamente si accetta implicitamente l’eredità del soggetto deceduto.

Chi può presentare la domanda dai ratei maturati e non riscossi

La richiesta dei ratei maturati e non riscossi può essere fatta:

  • dal coniuge superstite;
  • dai figli viventi al momento della morte dell’assicurato/pensionato, in caso di mancanza del coniuge;
  • degli altri eredi legittimi o dichiarati nel testamento in mancanza del coniuge e dei figli.

I documenti di preparare sono:

  • documento di riconoscimento valido e codice fiscale del richiedente del soggetto dichiarante;
  • stato civile e la decorrenza dello stesso;
  • documento di riconoscimento in corso di validità e codice fiscale del coniuge, se presenta;
  • documento di riconoscimento valido e codice fiscale di eventuali altri eredi;
  • codice fiscale del dante causa;
  • stato civile e decorrenza del soggetto deceduto;
  • testamento se presente.

La domanda può essere presentata dal soggetto richiedente anche in nome degli altri eredi, ovviamente se presenti. In caso di più eredi, la liquidazione delle rate maturate e non riscosse può avvenire in due modalità:

  • delegando un solo soggetto alla riscossione;
  • ognuno decide di riscuotere la propria parte.

Nel primo caso bisogna compilare il modello AP 23 dove devono essere indicate la generalità del soggetto erede delegante e del delegato. Quest’ultimo non è detto che debba essere per forza un erede.

Il suddetto modulo deve essere autenticato presso gli uffici comunali indipendentemente dalla residenza, successivamente deve essere allegato alla domanda.

Nel secondo caso basta indicare nella domanda i codici IBAN di tutti gli eredi.

Il pagamento può avvenire mediante l’accredito su:

  • conto corrente postale o bancario;
  • libretto postale;
  • carta prepagata dotata di IBAN;
  • pagamento allo sportello, consentito solo per le somme inferiori ai 1mille euro.

Come inviare la domanda

La domanda dei ratei maturati e non riscossi deve essere inoltrata telematicamente sul sito INPS accedendo con le proprie credenziali. In alternativa è possibile recarsi presso gli uffici di patronato che offrono assistenza gratuita nella compilazione.

A seguito della domanda l’INPS si occupa di lavorare la pratica, l’esito sarà comunicato mediante un provvedimento indirizzato a tutti gli eredi.

Sul suddetto documento è indicata la singola quota dei ratei maturati e non riscossi per ogni singolo erede e la modalità di pagamento indicata in domanda.

In caso di reiezione della domanda è possibile inoltrare un ricorso se sussistono i requisiti.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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