Sbadiglio, perché è ‘contagioso’? Un fenomeno ancora poco noto

Spessi ci si potrebbe aver chiesto come mai lo sbadiglio è ‘contagioso’? In realtà, pare, che tale fenomeno sia ancora poco noto: le possibili spiegazioni

Come in tantissimi sicuramente già sapranno, può accadere che se una persona sbadiglia anche l’altra che si trova accanto fa la medesima cosa, ma come mai? Ecco cosa c’è da sapere sulla questione.

sbadiglio contagioso
Informazione Oggi

Sbagliare è un’azione che accomuna tutti gli esseri umani e non solo, ma che cos’è in realtà? Tale azione è una grossa inspirazione seguita da un’espirazione profonda.

In realtà, l’origine alla base di tale azione davvero complessa. Questo, infatti, potrebbe essere causato da diversi fattori, il più noto è sicuramente il sonno. Ma, vi è anche la fame e la noia. Questo dura più o meno 6 sec. e serve per consentire ai muscoli di rilassarsi ed è anche utile per la circolazione.

Lo sbadiglio, infatti, si presenta in momenti molto diversi. Infatti, tale azione potrebbe risultare essere più frequente prima di riposare e dopo che si è consumato un pasto.

Tale azione, come forse è noto, comincia anche nel quando l’organismo necessità di più ossigeno. Questo può accade o per una questione di attenzione oppure per terminare un’attività.

Per comprendere nel migliore dei modi tale azione, è importante capire, anche se in parte, come funziona la respirazione. L’organismo degli esseri umani, qualche volta, potrebbe aver bisogno di maggiore ossigeno, ad esempio quando ci si sforza oppure quando si fa sport.

Proprio in questa occasione, la respirazione si accelera. La medesima cosa si verifica se si ha paura. In questo caso, infatti, il respiro diventa ‘piccolo’ e frequente. Così facendo, l’organismo riesce ad immagazzinare maggiori quantità di ossigeno da utilizzare in caso di difesa oppure di fuga.

Per lo sbadiglio, invece, la respirazione è diversa. Questa, infatti, risulta essere maggiormente profonda e lenta.

Sbadiglio ‘contagioso’: ecco cosa c’è da sapere a riguardo

A proposito di curiosità, forse non tutti lo sanno, ma vi è una motivazione funzionale dietro l’utilizzo degli specchi negli ascensori: ecco cosa c’è da sapere in merito.

Ritornando all’argomento cardine di questo articolo, oltre alle motivazioni prima spiegate sul perché si sbadiglia, in realtà ve ne sono anche altre.

Tra queste vi è il dolore. Quando si sente dolore si sbadiglierebbe per permettere all’organismo di concentrare l’energia risparmiata in precedenza per produrre sostanze che servono a lenire il dolore avvertito.

Inoltre, vi sono altre cause, legate ad alcune patologie, che potrebbero spiegare lo sbadiglio. Tra queste vi è l’ipersonnia ed anche l’encefalite letargica.

Per quanto concerne il famoso sbadiglio contagioso, quali sono le cause che lo generano? Questo, com’è noto, è il meccanismo per cui se un soggetto sbadiglia lo fa anche quello al suo fianco.

Al momento, però, non vi sono prove scientifiche che spiegano in modo preciso tale meccanismo. Vi sono, però, alcune ipotesi anche se potrebbe anche trattarsi soltanto di imitazione. Tra le ipotesi, però, vi è lo sviluppo dell’empatia.

Che cos’è lo sbadiglio continuo?

Come anticipato, l’azione di sbadigliare servirebbe all’organismo per avere più ossigeno. Questo servirebbe dunque per riuscire a contrastare appetito oppure sonno.

Tale azione, però, potrebbe anche essere molto utile per gestire una situazione di tensione. Ma come mai lo sbadiglio può essere continuo? In pratica, se l’ossigeno preso da un solo sbadiglio non è abbastanza, allora questo viene ripetuto. Il meccanismo si mette in atto finché l’ossigeno non è abbastanza per l’azione che deve svolgere l’organismo.

Lo sbadiglio, inoltre, risulta fondamentale perché riesce ad equilibrare l’energia dell’organismo.

Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi.

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