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Economia

Fotovoltaico e non solo: fantastico, l’installazione dei pannelli solari potrebbe non ostacolare il Bonus Mobili

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Il Bonus Mobili può essere richiesto anche da coloro che hanno installato un impianto fotovoltaico. Ma solo in alcune ipotesi.

L’Agenzia delle Entrate ha, di recente, specificato che l’installazione di un impianto di energia rinnovabile su immobili residenziali è compatibile con la concessione del Bonus Mobili.

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La misura consente la detrazione IRPEF al 50% (fino a un massimo di 8 mila euro), per i costi sostenuti per acquistare arredamento e grandi elettrodomestici. Per la concessione del beneficio economico, tuttavia, la normativa prevede il rispetto di determinati requisiti. Vediamo quali sono e scopriamo le alternative domestiche più convenienti ed efficaci per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Quando è compatibile il Bonus Mobili con il fotovoltaico?

Affinché l’interessato possa usufruire del Bonus Mobili anche per gli immobili sui quali è stato installato un impianto fotovoltaico, è necessario che ricorrano alcuni requisiti. La detrazione al 50%, infatti, non può essere utilizzata sempre. In particolare, per l’acquisto di elettrodomestici, è necessario che questi ultimi appartengano ad una classe non inferiore alla A per i forni, alla E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie, alla F per frigoriferi e congelatori.

La detrazione va suddivisa tra tutti i contribuenti che hanno sostenuto le spese e va indicata nella Dichiarazione dei Redditi (al “Quadro E – Oneri” del Modello 730 o del Modello Redditi PF). È fruibile in 10 rate annuali di uguale importo.

Per tutte le informazioni relative al Bonus Mobili, consulta il seguente approfondimento: “Bonus mobili: la novità che ti permette di comprare arredi ed elettrodomestici con sconti pazzeschi“.

Fotovoltaico da balcone: quali sono i vantaggi?

Con il Decreto Energia, l’installazione di impianti fotovoltaici o di altre fonti di energia rinnovabili sui tetti degli immobili oppure sui balconi, rientra tra i lavori di manutenzione ordinaria. Di conseguenza, non sono necessari permessi o autorizzazioni, ma è sufficiente inviare il Modello Unico Semplificato, per impianti fino a 200 kW di potenza.

Nell’ultimo periodo, molti italiani hanno provveduto all’installazione del cd. fotovoltaico da balcone. Si tratta di un impianto formato da celle fotovoltaiche bifacciali, collocate sui parapetti delle case ben esposte al sole. La finalità è quella di ridurre notevolmente l’importo della bolletta energetica.

Nel dettaglio, l’impianto è costituito da un solo pannello solare da 1,2 oppure 2,4 kWh, che può essere anche spostato su un pilastro mobile. La struttura, inoltre, ha una batteria di accumulo, che entra in funzione nei casi di minore produzione e di maggiore consumo. Il fotovoltaico da balcone si installa facilmente, senza alcuna autorizzazione; bisogna solo compilare la “Comunicazione sull’impianto”, tramite il Modello Unico per il fotovoltaico.

Impianto domestico di energia rinnovabile: come funziona?

Sia i pannelli solari installati sul bacone sia quelli sul tetto sono collegati alla rete della corrente domestica. C’è bisogno, quindi, di un contatore bidirezionale, in grado di calcolare anche l’energia immessa in rete oltre a quella consumata, perché attraverso gli impianti fotovoltaici si diventa produttori di energia.

Il risparmio reale in bolletta dipende dalla potenza dell’impianto. Sarebbe preferibile sistemare un pannello esposto a Sud, inclinato di 45-64 gradi. Con 3 pannelli, che producono 1 kWp di potenza totale, si può produrre, in media, 1200 kWh all’anno, che è quasi la metà del consumo medio di una famiglia.

Il costo degli impianti fotovoltaici domestici è di circa 1.500 euro (a cui va aggiunto il prezzo della manodopera). Tali importi sono anche detraibili in Dichiarazione dei Redditi.

Leggi anche: “Fotovoltaico autopulente: novità straordinaria e dalla preziosissima utilità“.

Mini eolico: quando conviene?

Un’opzione poco conosciuta ma molto conveniente è l’installazione, sul tetto o sul balcone di casa, di un mini impianto eolico. Si compone di una piccola turbina fino a 100 kW di potenza, da collocare in un posto esposto a buona ventilazione. Si può montare anche un impianto eolico ad asse verticale, più piccolo, in grado di catturare i venti meno intensi. Di solito, i mini eolici per uso domestico hanno una potenza compresa tra 1 e 6 kW.

Per quanto riguarda le spese, un impianto da istallare sul tetto, con pale eoliche orizzontali, ha un prezzo che oscilla tra mille e 2 mila euro e produce tra 1 e 3 kW. I mini eolici da balcone, ad asse verticale, invece, sono più economici e possono costare anche solo 200 euro. Essi, però, assicurano una produzione di energia minore (circa 0,5 kW).

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