Pensione Quota 103, via alle domande: la procedura spiegata in modo semplice

Via alle domande di Quota 103 utilizzando il portale dell’INPS. L’ente della previdenza sociale ha aggiornato la piattaforma e ora è tutto pronto.

La nuova forma pensionistica può essere richiesta dai lavoratori che ne soddisfano i requisiti in pochi click.

domanda Quota 103
InformazioneOggi.it

Restiamo in attesa della Riforma delle Pensioni dopo lo scombussolamento dei piani nel 2022. Tra lo scoppio della guerra in Ucraina – tra poco sarà un anno di combattimenti – e il cambio di Governo, l’esecutivo non ha avuto il tempo di elaborare nuovi scivoli strutturali né di pianificare la riforma fiscale attesa dai lavoratori. Ma nel 2023 ci sarà tutto il tempo di elaborare strategie vincenti che al momento sembrerebbero prevedere il blocco della cessione dei crediti dei Bonus edilizi per recuperare 30 miliardi di euro da utilizzare per le modifiche previdenziali e fiscali. Doppio obiettivo, flessibilità e aumento degli assegni pensionistici. Al momento, però, è inutile guardare troppo al futuro, ancora così incerto. Possiamo solamente valutare le misure attualmente attive per lasciare il lavoro. Citiamo la pensione di vecchiaia, la pensione anticipata ordinaria, la pensione per i precoci, l’APE Sociale e Opzione Donna.

La Legge di Bilancio 2023 ha poi introdotto un nuovo scivolo di copertura per l’anno in corso. Si tratta di una nuova Quota provvisoria ossia Quota 103. Vediamo di cosa si tratta e come richiederla.

Quota 103, requisiti di accesso allo scivolo pensionistico

Quota 103 è la pensione anticipata flessibile provvisoria attiva nell’anno in corso. Consentirà di lasciare il lavoro ai cittadini che compiranno 62 anni entro il 31 dicembre 2023 e avranno maturato 41 anni di contribuzione. Doppio requisito, dunque, anagrafico e contributivo per andare in pensione. La platea non sarà sicuramente molto ampia considerato il fatto che per raggiungere i requisiti occorrerà aver iniziato a lavorare a 21 anni vantando una lunga carriera continuativa. La stima è di 50 mila lavoratori che potranno lasciare il lavoro nel 2023 grazie a Quota 103.

Vige la cristallizzazione del diritto per la misura. Significa che coloro che matureranno i requisiti di accesso nel 2023 non dovranno necessariamente andare in pensione nel 2024. Potranno aspettare qualche anno in modo tale da far crescere l’assegno pensionistico per poi utilizzare Quota 103 nel momento in cui decideranno che è arrivato il momento di uscire dal mondo del lavoro.

Accedendo allo scivolo, però, scatterà il divieto di cumulo di reddito derivante da lavoro o pensione. Significa che andando in pensione in anticipo non si potrà più lavorare fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia (67 anni di età) a meno che non si opti per un lavoro occasionale che non rende più di cinquemila euro all’anno. Altra puntualizzazione importante. L’importo dell’assegno non dovrà superare cinque volte la pensione minima (570 euro nel 2023) ovvero 37.050 euro all’anno (2.850 euro lordi al mese) inclusa la tredicesima. Il limite conterà solamente fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia.

Via alle domande, ecco la procedura

L’INPS tramite messaggio 754/2023 informa i lavoratori che la piattaforma di domanda di pensionamento è stata aggiornata e il sistema di gestione implementato in modo tale da permettere la richiesta di Quota 103. Nel testo della comunicazione si legge come il cittadino può inoltrare richiesta telematicamente accedendo al portale dell’INPS tramite credenziali digitali ossia SPID (minimo livello 2), Carta Nazionale dei Servizi o Carta di Identità Elettronica.

Il percorso prevede di entrare nella sezione “Pensione e previdenza”, poi “Domanda di pensione” e, infine, “Domanda pensione, Ricostituzione, ratei, ECOCERT, APE Sociale e beneficio per precoci”.

Un percorso alternativo prevede di chiamare il Contact Center per presentare l’istanza. I numeri di riferimento sono 06 164 164 per chiamate a pagamento da mobile e 803 164 per telefonate da fisso, gratuite. Infine, il lavoratore pronto al pensionamento con Quota 103 può inoltrare domanda fissando un appuntamento presso un Istituto di Patronato.

Le finestre mobili di Quota 103

Quota 103 prevede un meccanismo di differimento nel versamento del primo rateo di tre mesi dalla maturazione dei requisiti di accesso allo scivolo pensionistico se lavoratori privati e sei mesi se dipendenti pubblici. Ricordiamo che è possibile andare in pensione con Quota 103 anche per i lavoratori che hanno raggiunto la soddisfazione delle condizioni entro il 31 dicembre 2022. Questi potranno approfittare della finestra mobile che verrà aperta il 1° aprile 2023 per il settore privato e il 1° agosto 2023 per il settore pubblico.

Rimane fissata al 1° settembre la finestra mobile per i dipendenti del settore scuola indipendentemente dal momento del raggiungimento dei requisiti.

Per il raggiungimento dei requisiti contributivi aggiungiamo che risulta valida la contribuzione non coincidente temporalmente accreditata in tutte le Gestioni INPS. Non è valida, invece, la contribuzione accreditata presso le Casse Ordinistiche. Con riferimento al Tfr o Tfs per dipendenti pubblici e privati occorre sottolineare che il pagamento è posticipato rispetto ai termini ordinari (è comunque possibile chiedere un anticipo).

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, infine, informa i cittadini interessati che informazioni aggiuntive e dettagli completativi verranno forniti successivamente tramite nuova circolare dedicata di prossima pubblicazione.

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