Aggiornamento delle tabelle per l’assegno unico per i figli: aumento degli importi a partire dal minimo e fascia per fascia.
A marzo 2023 l’Assegno unico e universale per i figli compirà un anno. Infatti in molti ricorderanno che l’INPS ha erogato questa misura a partire dal 1° marzo 2022.
In realtà, già a gennaio e febbraio 2022 alcuni beneficiari ebbero la possibilità di inviare la domanda per così dire in via sperimentale. Ma sarà a partire da marzo di quest’anno che l’assegno unico subirà un aumento dell’8,1%, oltre agli aumenti previsti dalla legge di Bilancio.
A determinare i nuovi importi saranno in realtà le soglie ISEE che subiranno una rivalutazione. Infatti, l’aumento dell’8,1% avrà come conseguenza che l’importo minimo sarà di:
A questi importi andranno calcolati, in base ai requisiti, gli aumenti del 50% previsti, come detto, dalla legge di Bilancio 2023:
Invece, i nuclei familiari con persone disabili hanno ottenute dalla legge di Bilancio 2023 che le maggiorazioni fossero permanenti.
Inoltre, a partire da febbraio dovrebbero essere erogati i pagamenti degli arretrati alle famiglie che non hanno ricevuto la mensilità di dicembre 2022 e gennaio 2023. Poi entro fine febbraio ci sarà l’erogazione dell’assegno del mese di febbraio.
Si può verificare l’accredito dell’Assegno unico accedendo al sito dell’INPS con le credenziali SPID, CIE o CNS.
La tabella dettagliata con tutti gli importi dell’Assegno unico 2023 si può scaricare a questo link: Tabella importi assegno unico e universale per i figli 2023. In sintesi, l’adeguamento dell’assegno unico per il 2023 varia nel seguente modo se l’ISEE fino a:
Anche dal mese di marzo di quest’anno ci saranno delle novità sull’Assegno unico e le segnala lo stesso Istituto di previdenza sociale. Infatti, a partire dal 1° marzo coloro che abbiano presentato la domanda tra gennaio 2022 e febbraio 2023, purché sia accolta e in corso di validità, riceveranno d’ufficio l’importo dell’assegno. Questo significa che non dovranno presentare nessuna nuova domanda perché i dati si ricaveranno direttamente dagli archivi dell’INPS che procederà poi a erogare l’importo.
Ricordiamo però che i beneficiari dovranno comunicare eventuali variazioni delle informazioni inserite in precedenza prima del 28 febbraio 2023, integrando subito la domanda già trasmessa.
Invece, per ottenere il beneficio e usufruire dell’importo completo è obbligatorio il rinnovo dell’attestazione ISEE.
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