Addio al canone Rai dal 2024, l’annuncio del Ministero non lascia dubbi

Secondo quanto recentemente indicato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze è assai probabile che nel 2023 il canone Rai esca dalla bolletta, superando dunque quanto previsto all’epoca del governo Renzi.

Come sarà pagato in futuro dai possessori di almeno una televisione nell’abitazione? Anche quest’anno il canone Rai è in bolletta elettrica, nonostante il dibattito dei mesi scorsi, che annunciava un possibile ritorno al passato.

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Infatti fino a qualche anno fa detto importo era pagato con il classico bollettino postale, mentre anche nel 2023 è stato confermato il pagamento dell’imposta sul possesso della tv con addebito automatico nella bolletta della luce delle utenze domestiche residenti. Si tratta di un modo per combattere i tanti casi di mancato versamento registrati nel corso del tempo, grazie ad un importo che, di fatto, viene suddiviso a rate nelle varie bollette mensili.

Ebbene, novità importanti vi potrebbero però essere dal 2024, così come annunciato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, il quale ha spiegato che non vi è stato il tempo materiale per intervenire anche sul canone Rai, dopo le elezioni dello scorso settembre.

La conseguenza per il 2023 è stata dunque quella di conservarne il pagamento in bolletta, con la precisazione che comunque l’intenzione del Governo è di far uscire questa voce di spesa dalla bolletta a partire dal prossimo anno, trovando un altro valido strumento per il pagamento della cosiddetta tassa sulla televisione. Vediamo allora più da vicino che cosa potrebbe cambiare nel canone Rai a partire dal prossimo anno.

Canone Rai fuori dalla bolletta: alcune precisazioni sulle regole attuali

Ricapitoliamo le regole attuali in tema di pagamento del canone Rai, così come indicate nel sito web dell’Agenzia delle Entrate. Ciò ci permetterà di aver ben chiaro il contesto di riferimento e di capire quali potrebbero essere i prossimi passi delle istituzioni su questo tema.

Ebbene, il canone di abbonamento alla TV è dovuto da tutti coloro che abbiano un apparecchio televisivo e deve essere versato una volta sola a famiglia, a patto che i familiari abbiano la residenza nella stessa abitazione. A partire dal 2016 (art. 1, commi da 152 a 159, della legge n. 208 del 2015) vale la presunzione di detenzione della televisione, in ipotesi nella quale esista un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo nel quale una persona ha la propria residenza anagrafica.

Da quell’anno, inoltre, i titolari di utenza elettrica per utilizzo domestico residenziale danno luogo al pagamento del canone Rai per il tramite di un addebito nella bolletta relativa all’utenza di energia elettrica. Detti utenti, dunque, da alcuni anni non possono più saldare il dovuto con bollettino postale. Non solo. Anche i residenti in un paese diverso dall’Italia devono pagare il canone se hanno un’abitazione nel nostro paese dove è presente un apparecchio televisivo. L’ammontare del canone Rai corrisponde a 90 euro l’anno.

Canone Rai fuori dalla bolletta: ecco perché

Come abbiamo detto, il canone Rai è nella cifra da pagare nella bolletta della luce ormai dal 2016, ma il punto è che detta voce di spesa è definita dalla UE un onere improprio in quanto:

  • non correlato direttamente ai consumi di elettricità,
  • e dunque ‘improprio’ perché va ad aumentare in modo ingiustificato una voce di costo (l’energia), il cui importo ultimamente è già salito notevolmente.

Insomma se è vero che questo sistema di pagamento congiunto fu lanciato dal Governo Renzi nel tentativo di contrastare l’evasione fiscale, è altrettanto vero che le istituzioni comunitarie hanno indicato la strada della separazione dei canali di riscossione.

In più negli anni dell’introduzione non sono mancate le polemiche interne e le voci contrarie di chi ha continuato a chiederne l’eliminazione dalla bolletta della luce.

Tuttavia i dati che si possono leggere nell’ultimo report dell’Area Studi di Mediobanca su Media & Entertainment a livello internazionale, non sono così critici verso il canone Rai e la sua regolamentazione odierna. Infatti si può notare che per vedere le trasmissioni Rai il cittadino paga comunque il canone più basso fra i maggiori paesi europei, e dunque inferiore anche alla media europea (0,25 euro al giorno per abbonato contro gli 0,32 euro medi nel nostro continente). Si paga il canone anche all’estero, ed è più caro in altri grandi paesi europei, quali la Francia, la Gran Bretagna e la Germania.

Conclusioni

Ancora presto comunque per dire quali saranno le mosse effettive del Governo anche sul fronte del canone Rai. Possibile un ritorno al passato con il pagamento con il bollettino, oppure si potrebbe scegliere l’addebito automatico sul conto corrente. Possibile altresì una modalità di pagamento digitale, anche attraverso il noto portale PagoPA. Per saperne di più dovremmo però attendere ancora un po’ di tempo: d’altronde le istituzioni si stanno occupando di vari altri temi legati proprio al caro bollette.

Anzi il Ministro dell’Economia ha confermato che sono al momento al vaglio dell’Esecutivo nuove misure a sostegno delle famiglie, auspicando di varare un nuovo pacchetto di misure ad hoc entro il prossimo marzo. In questo pacchetto potrebbero trovare spazio anche le novità ufficiali canone Rai 2024, quindi non resta che attendere pur nella consapevolezza che l’orientamento del Governo sulla tassa sulla televisione del futuro, è comunque tracciato.

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