Esenzione bollo auto: è rivolta a tutti i disabili? La risposta vi stupirà

L’esenzione bollo auto è uno dei vantaggi sanciti dalla Legge 104, per le persone disabili e i loro caregivers. Con quale percentuale vi si accede?

Con la Legge 104, art. 3, comma 1 e comma 3, si ottengono determinati benefici, in ambito lavorativo, fiscale ed assistenziale.

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Esiste, però, una differenza importantissima tra i due commi citati. Solo il comma 3, art. 3, della Legge 104/1992, infatti, riconosce lo stato di handicap in situazione di gravità. Con la Legge 104, art. 3, comma 1, invece, è semplicemente riconosciuto lo stato di handicap (non grave).

Questa circostanza ha delle importanti implicazioni anche sulla concessione dell’esenzione bollo auto. Vediamo, dunque, quando questa è riconosciuta.

Non perdere il seguente approfondimento: “Esenzione bollo auto per persone con disabilità e legge 104: come non lasciarsi sfuggire questa opportunità“.

Esenzione bollo auto: i disabili che possono richiederla

Un nostro gentile Lettore ha inviato in Redazione il seguente quesito:

Salve, ho ricevuto il riconoscimento della capacità a deambulare sensibilmente ridotta, ai sensi della Legge 104, art. 3, comma 1. Ho diritto all’esenzione dal pagamento del bollo auto? Grazie mille.

Per conosce se si ha diritto all’esenzione bollo auto bisogna verificare il verbale di invalidità; se, infatti, è indicata l’espressione “l’interessato possiede i requisiti tra quelli dell’art. 4 DL 9 febbraio 2012 n. 5”, si ha diritto all’agevolazione.

In particolare, le persone per le quali è stabilito l’esonero dal pagamento sono le seguenti:

  1. non vedenti, ipovedenti con residuo visivo non maggiore di 1/10 o sordi;
  2. disabili con pluriamputazioni o con grave limitazione della capacità deambulatoria, ai sensi del comma 3, art. 3, della Legge n. 104 del 1992;
  3. invalidi con ridotte o impedite capacità motorie. In tal caso, però , è necessario che l’auto sia adattata sulla base della situazione motoria del soggetto che la utilizza;
  4. disabili con handicap psichico o mentale, con indennità di accompagnamento, ai sensi del comma 3, dell’art. 3, della Legge n. 104 del 1992.

Il nostro Lettore, dunque, potrebbe rientrare nella casistica del punto 3. Attenzione, però, perché la il bollo auto è una tassa regionale e, dunque, ogni Regione può predisporre l’esenzione anche per ulteriori categorie di beneficiari. È opportuno, dunque, recarsi presso gli Uffici competenti per scoprire se si ha diritto al beneficio.

La normativa, inoltre, prevede il possesso di altri requisiti. L’esenzione bollo auto, infatti, non spetta per tutti i veicoli, ma solo per quelli che possiedono la seguente cilindrata:

  • 2.000 centimetri cubici, per le automobili con motore a benzina;
  • 2.800 centimetri cubici, per i veicoli a diesel o ibridi;
  • potenza non maggiore di 150 kW, se con motore elettrico.

Ulteriori requisiti per usufruire dell’esenzione bollo auto

Per la concessione dell’esenzione, solo per il primo anno, l’interessato deve inoltrare (all’Ufficio competente o tramite raccomandata A/ R), il Modulo per la richiesta di esenzione, scaricabile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. L’Ufficio competente è l’Ufficio tributi della Regione, ma, in alternativa, è possibile rivolgersi alla sede territoriale dell’Agenzia delle Entrate oppure all’ACI. Tale certificazione deve essere inviata entro 90 giorni dalla data in cui sarebbe dovuto avvenire il versamento del bollo.

Se il disabile possiede più vetture, può beneficiare dell’esenzione solo per una di esse; di conseguenza, dovrà indicare nella domanda la targa dell’automobile scelta.

L’Ufficio destinatario della richiesta di esenzione bollo auto ha l’obbligo di trasmettere all’Anagrafe tributaria i dati contenuti nella domanda (protocollo e data, codice fiscale del richiedente, targa e modello di veicolo). Deve, inoltre, avvertire il richiedente riguardo all’iscrizione del mezzo nell’elenco di quelli che godono dell’agevolazione o, in alternativa, del mancato accoglimento della domanda.

Una volta concessa, l’esenzione continua ad essere valida fino a quando il richiedente non perde i requisiti per usufruirne (ad esempio, se la vettura viene venduta). Non è, dunque, necessario presentare una nuova istanza.

L’esonero dal pagamento spetta sia nel caso in cui la vettura risulti intestata al disabile sia nel caso in cui l’intestatario sia un familiare del quale egli è fiscalmente a carico.

Non è obbligatorio, infine, esibire sull’automobile l’avviso dell’esonero bollo auto.

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Contrassegno disabili: a chi spetta?

Il riconoscimento dello stato di handicap non grave, ai sensi del comma 1, art. 3, della Legge 104/1992 (come nel caso del nostro Lettore) da diritto al rilascio del contrassegno per la circolazione e la sosta.

Il CUDE (Contrassegno Unificato Disabili Europeo) è un certificato rilasciato ai soggetti disabili, che ha validità su tutto il territorio dell’Unione Europea. Grazie a tale documento, le persone con difficoltà di deambulazione e i non vedenti possono usufruire di parcheggi riservati e di ulteriori vantaggi nella circolazione e nella sosta dei propri veicoli.

Tale autorizzazione è rilasciata dal Comune di residenza del disabile, in particolare dal sindaco, ai sensi dell’art.188 del Codice della Strada. A tal fine, però, è necessario esibire la certificazione medica attestante la disabilità.

Il contrassegno è valido per 5 anni, anche nell’ipotesi di disabilità permanente. Allo scadere del quinquennio, poi, può essere rinnovato. Se, invece, il richiedente è affetto da invalidità temporanea, può essere rilasciato anche a tempo determinato.

Fino al 15 settembre 2012, il contrassegno disabili era costituito da un tagliando di colore arancione, con il disegno nero della sedia a rotelle. A partire dal 15 settembre 2012, invece, il nuovo contrassegno europeo è di forma rettangolare, di colore azzurro chiaro, con il simbolo internazionale bianco della sedia a rotelle di colore bianco, su fondo blu.

Il documento deve essere sempre esposto in maniera visibile sulla vettura e va esibito insieme ad un valido documento di identità o al passaporto.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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