Ristrutturazioni case: la nuova direttiva europea preoccupa i proprietari di immobili

Una nuova direttiva europea obbligherà tanti proprietari di immobili a effettuare ristrutturazioni sulle case. Ecco di cosa si tratta.

All’inizio era solo una voce che girava tra gli addetti ai lavori nelle ristrutturazioni di immobili. Ora invece sembra che una nuova direttiva europea sarà deliberata a giorni.

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Infatti, diventa realtà la tratta della direttiva green dell’Unione europea (UE) per l’efficientamento energetico. Il 24 gennaio 2023 dovrebbe essere discussa dalla Commissione energia del Parlamento europeo. In seguito, sarà approvato in via definitiva il 13 marzo 2023.

Ristrutturazioni case: la nuova direttiva europea preoccupa i proprietari di immobili

La delibera obbligherà i proprietari di immobili privati e pubblici a ristrutturazioni per alzare il livello della classe energetica a E nel 2030 e a D nel 2033. L’obiettivo è la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 (anidride carbonica) dagli immobili presenti nei 27 Paesi membri dell’Unione europea.

All’inizio la direttiva aveva preoccupato soprattutto i proprietari degli immobili residenziali perché sembrava che senza un aggiornamento delle classi energetiche le abitazioni private non potevano essere vendute o locate. Questo divieto, però, non è mai stato realmente formalizzato da una legge, anche se la Commissione europea aveva stabilito obiettivi minimi da raggiungere. Tra questi il passaggio dalla classe energetica G a F:

  • per gli immobili non residenziali: entro il 1° gennaio 2027;
  • per gli immobili residenziali: entro il 1° gennaio 2030.

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Come si diceva in precedenza, l’obiettivo della Commissione europea è ridurre le emissioni di gas serra prodotta dagli edifici per arrivare a zero emissioni entro il 2050. Un grande obiettivo considerando che circa il 75% degli edifici è insufficiente da un punto di vista energetico.

Per l’Italia la direttiva europea comporta costi notevoli in ambito sia delle ristrutturazioni delle case sia per gli immobili non residenziali. Il nostro Paese possiede un parco immobiliari molto vecchio che i proprietari dovranno ristrutturare in 10 anni senza agevolazioni adeguate. Il costo, quindi, ricadrebbe per intero sui cittadini.

Addio incentivi caldaie a gas

Inoltre, la delibera oltre all’obbligo di ristrutturazioni delle case propone di mettere in soffitta gli incentivi per l’acquisto delle caldaie a gas a partire dal 2027. Uno stop che si allinea a un’altra direttiva europea che dovrebbe partire dal 2029: la tassa ambientale per le imprese che fornisco gas per uso domestico.

C’è l’accordo sui pannelli solari

Un’altra misura green riguarda l’uso dei pannelli solari. Infatti, secondo un testo approvato dai Paesi europei entro fine 2026 dovrebbero essere installati su tutti gli edifici pubblici non residenziali di nuova costruzione. Invece, entro fino 2027 sarà la volta degli edifici pubblici non residenziali esistenti e già ristrutturati. Infine, a partire dal 2030 i pannelli solari saranno installati su tutti i nuovi edifici residenziali.

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