Condono per avvisi bonari: non sempre conviene, lasso temporale da rispettare

Novità della Legge di Bilancio 2023 è la definizione agevolata per avvisi bonari comunicati ai contribuenti in un preciso lasso temporale.

Sanzioni ridotte e rateizzazione fino a 20 rate, ecco la misura introdotta dalla manovra fiscale che solleva i cittadini da importanti oneri.

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InformazioneOggi.it

Giorno dopo giorno approfondiamo i dettagli della Legge di Bilancio 2023 pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 dicembre 2022. In pochi mesi il Governo Meloni ha dovuto ideare una serie di interventi salva-Italia per equilibrare una situazione precaria a causa della pandemia prima e delle conseguenze della guerra in Ucraina poi. Le questioni affrontate sono numerose, dall’RdC alle pensioni, dagli stipendi all’Assegno Unico, dall’IMU ai Bonus cancellati o prorogati. Tra i tanti interventi figura anche una pace fiscale con rottamazione Quater volta a cancellare le cartelle esattoriali sotto i mille euro. Troviamo anche una definizione agevolata per gli avvisi bonari relativi alle comunicazioni di irregolarità pervenute in seguito ad accurati controlli. Irregolarità riguardanti IVA, IRPEF e dichiarazione dei redditi.

Definizione agevolata avvisi bonari, di cosa si tratta

I controlli automatizzati hanno comportato l’invio di numerosi avvisi bonari per riscontrate irregolarità su IVA, redditi e IRPEF al pari dei cosiddetti controlli formali. In entrambi i casi la Legge di Bilancio 2023 prevede la rateizzazione per una dilazione massima di venti rate trimestrali indipendentemente dall’importo da corrispondere.

Nell’articolo 1 comma 153 della Legge 197 del 2022 si specifica l’attivazione della definizione agevolata che prevede la riduzione delle sanzioni dal 10 al 3% sugli importi da corrispondere in seguito ai controlli automatizzati. Il periodo d’imposta di riferimento è quello in corso al 31 dicembre 2019, al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021.

I dettagli del provvedimento

Gli avvisi bonari fanno riferimento esclusivamente alle liquidazioni automatizzate inerenti le dichiarazioni dei redditi inviate annualmente, l’IVA, l’IRAP, il modello 770 e i sostituti d’imposta. La riduzione delle sanzioni verrà applicata sulle comunicazioni delle irregolarità con termine di pagamento di trenta giorni non scaduto al 31 gennaio 2023 e sugli avvisi inviati al contribuente successivamente al 1° gennaio 2023.

Sarà concessa anche la riduzione delle sanzioni sul debito residuo con riferimento alle comunicazioni con pagamento rateale in corso al 1° gennaio 2023. Attenzione, chi salterà il pagamento di una rata vedrà decadere la definizione agevolata e dovrà pagare interamente le sanzioni applicate nella misura del 30%.

Per quanto riguarda la rateizzazione degli importi senza garanzia alcuna, la manovra fiscale modifica il pagamento con un massimo di otto rate per importi minori a mille euro e di venti rate per somme superiori a mille euro. Nello specifico, toglie la possibilità di pagamento in otto rate lasciando esclusivamente quello in venti rate trimestrali anche per importi inferiori a mille euro.

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