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Pensioni: ecco perché per alcuni pensionati gli aumenti arriveranno a febbraio

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Delusione per alcuni pensionati che hanno trovato i cedolini delle pensioni più bassi di quello che speravano. Ecco i motivi.

Non ci sono dubbi che le pensioni aumenteranno, così come deciso dal governo. Però i pensionati hanno ricevuto una brutta sorpresa nel cedolino di gennaio perché erano assenti le maggiorazioni.

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In pratica, per la maggior parte dei pensionati l’assegno pensionistico era più o meno dello stesso importo di quello del 2022. Preoccupati hanno iniziato a chiedersi il motivo. Ecco cosa sapere.

Pensioni: ecco perché per alcuni pensionati gli aumenti arriveranno a febbraio

Le pensioni aumenteranno: lo hanno promesso sia il governo Draghi sia il governo Meloni. Aumenti legati all’adeguamento dell’inflazione e delle pensioni minime. Infatti, riguardo al primo aspetto, secondo il calcolo dell’Istituto nazionale di statistica (Istat) l’adeguamento all’inflazione è fissato al 7,30%.

Leggi anche “Aumentano le pensioni minime da subito fino a 600 euro, ma c’è un nuovo limite che blocca l’importo

La legge di Bilancio 2023 ha stabilito che, invece di 3 scaglioni, lo schema di applicazione della rivalutazione sui diversi importi fossero 6. La conseguenza di questa modifica porterebbe a pensioni più alte che in percentuale cresceranno di meno.

Per questo motivo, molti pensionati si aspettavano nel cedolino di gennaio un aumento delle pensioni. Ma, come già detto in precedenza, questo non è avvenuto, se non per pochi fortunati. A confermarlo è Enzo Cigna, responsabile delle politiche previdenziali del Cgil: «Dopo la circolare 135 del 2022 dell’Inps non sono arrivate ulteriori informazioni. Dunque, gli aumenti a gennaio sono stati versati solo ad alcuni pensionati. Non a tutti».

Ecco chi ha ricevuto gli aumenti e chi no

Però a gennaio alcuni pensionati hanno ricevuto un aumento della pensione. Ciò è accaduto solo per coloro che nel 2022 percepivano un assegno inferiore a 2.101,52 euro lordi mensili. Quindi, quattro volte il trattamento minimo. Di contro, i pensionati con un assegno mensile superiore a tale importo dovrà aspettare il mese di febbraio per l’accredito delle maggiorazioni.

Ma perché tale ritardo?

L’Istituto nazionale previdenza sociale (INPS) ha preferito attendere che la legge di Bilancio fosse approvata con sicurezza. Infatti, se avesse versato gli aumenti per le pensioni sopra i 2.101,52 euro lordi e la manovra non fosse stata approvata i pensionati avrebbero dovuto restituire la maggiorazione dell’assegno. In questo modo, invece, l’INPS ha evitato una delusione ai pensionati. Quindi, essendo stata approvata a febbraio anche gli altri pensionati riceveranno gli aumenti promessi. Insomma, il ritardo è per motivi puramente tecnici

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