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Economia

Bollo auto, cosa c’è da sapere? Attenzione alla scadenza, sta succedendo davvero

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Con l’arrivo del 2023 vi è anche il bollo auto da pagare, ma cosa c’è da sapere in merito? Attenzione alla scadenza: ecco cosa sta succedendo

Il 2023 è ormai arrivato e con esso vi è anche il pagamento del bollo auto, ma ci sono novità inerenti a questo nuovo anno? Ecco cosa c’è da sapere in merito alla scadenze ed altri aspetti importanti.

Informazione Oggi

Coloro che sono in possesso di un’automobile dovranno adempiere alla tassa inerente al bollo auto. Tale imposta viene pagata dai possessori di auto anche se questa non è usata e resta parcheggiata.

Tale imposta, infatti, è detta anche tassa di possesso ed è variabile da rispetto ai veicoli posseduti. La variazione dell’imposta è dovuta ai kW ed anche alla scadenza. Quest’ultima tiene presente l’immatricolazione del veicolo.

Riferendosi proprio alla scadenza, vi è la necessità di ricordare che tale imposta dev’essere pagata entro e non oltre l’ultimo dì della mensilità successiva relativa alla scadenza. Questo viene calcolato rispetto a quando questa è stata saldata.

Ad esempio, se l’imposta del 2022 scade il 08.2023 allora il significa che bisognerà pagare la tassa tra lo 01.09 ed il 30.09 successivi. Ma quanto costa? Come anticipato, il costo è variabile e tale variabilità è determinata sia dalla potenza che dalla classe dell’automobile.

Per i veicoli maggiori di Euro quattro vi è un coefficiente applicabile uguale a 2.58 euro/kW. Se, invece, la potenza risulta essere minore di cento kW ed a 3.87 Euro/kW. Questo vale per i veicoli maggiori di cento kW.

Bollo auto, come calcolare l’importo? Ecco dove si può pagare la tassa

A proposito di bollo auto, vi è una regione in Italia che ha deciso di esimere i suoi cittadini dal pagamento, ma cosa c’è da sapere? Ecco i requisiti e qual è la regione.

Ritornando all’argomento cardine di questo articolo, vi è anche la possibilità di calcolare in modo più minuzioso la somma da pagare relativa al bollo auto. Nello specifico, basta cliccare sulla pagina web dell’ACI.

Qui vi è infatti la possibilità di calcolare in modo più preciso quanto si dovrà pagare. Per adempiere al pagamento dell’imposta si può usufruire sia di Poste Italiane che dell’Agenzia delle Entrate.

Se, ad esempio, si preferisce utilizzare Poste allora bisognerà compilare il bollettino che ha un costo di 1.10 euro. Inoltre, vi è la possibilità di pagare tale somma anche dal tabaccaio ed in ricevitoria. O ancora ci si può recare presso l’ufficio dell’ACI o in un’agenzia con convenzione.

O ancora presso il proprio Istituto di Credito. Il pagamento, in questo caso del bollo, ha un costo relativo all’operazione di 1.87 euro.

Se, invece, vi è un’esenzione, coloro che hanno un’automobile di tipo elettrico non devono versare l’imposta per i primi 5 anni. Tale calcolo viene effettuato tenendo presente l’immatricolazione del veicolo.

Il bollo auto non viene pagato nemmeno dai soggetti che possiedono un dispositivo per disabili oppure se si ha un’auto d’epoca. Per essere considerato tale, il veicolo deve essere stato immatricolato oltre trent’anni prima.

Per quanto concerne, invece, i possessori di veicoli ibridi allora la questione è differente perché è necessario prendere visione della normativa regionale. Un’altra cosa a cui prestare attenzione è il superbollo. Questo viene applicato ai veicoli che hanno una potenza maggiore di centottanta cinque kW. Questo, inoltre, prevede un’imposta di venti euro per ogni kW in più considerando i valori limite.

Bollo auto già pagato, ma perché arriva la cartella esattoriale?

Pare che vi siano stati riscontrati alcuni problemi relativi al pagamento del bollo auto. O meglio questo è stato pagato, sebbene in ritardo, ma ai soggetti interessati è comunque arrivata la cartella esattoriale da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Sulla testata giornalistica perugiatoday.it, vi è una testimonianza di tale problematica.

La problematica pare sia cominciata nel giugno dello scorso anno. La persona interessata ha ricevuto un avviso che notificava il mancato pagamento dell’imposta in questione relativa al 2020. La notifica arrivava dalla Regione Umbria.

Dal momento che dal 2020 al 2022 vi erano state una serie di problematiche, come la pandemia. Ed inoltre, l’automobile era stata utilizzata poco ed anche la scadenza risultava ‘particolare’ perché si riferiva al mese di agosto. Di conseguenza, la Regione non aveva torto.

La persona in questione ha così fatto il pagamento. La ricevuta finale aveva la data 13.06.2022. Qualche mese dopo, però, al soggetto interessato arriva una cartella esattoriale proprio relativa al pagamento di cui sopra. Nella documentazione vi era spiegato che tale cartella è stata resa definitiva il 30.08.2022 quindi oltre trenta giorni dopo aver pagato.

All’interno della documentazione vi sono esplicate le varie modalità di pagamento ed anche quelle per una verifica. O anche per l’opposizione. Il soggetto interessato ha provato a contattare l’Agenzia delle Entrate. Il recapito però risulta essere privo di copertura rete o vi è necessario attendere in linea per molto tempo.

l’Aci perugina indica 3 recapiti telefonici. Ma, secondo la testimonianza, a 2 di questi non vi è risposta. Mentre il terzo è inesistente. Il soggetto interessato, infine, ha inviato una PEC con la prova del pagamento. Questo è stato fatto il 01.12.2022 ed è stata anche recapitata la ricevuta di avvenuta consegna.

Secondo la testimonianza del soggetto interessato, però, ad oggi non vi sarebbero ulteriori novità.

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