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Finanza

Buoni fruttiferi postali da prendere in considerazione anche nel 2023 per un rendimento pazzesco

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A pochi giorni dall’inizio del 2023 i Buoni fruttiferi postali continuano a essere scelti dagli italiani per ‘conservare’ i propri risparmi.

Lo scopo è metterli al sicuro dall’inflazione che come è noto tende a consumare il valore economico del denaro se depositati semplicemente sul conto corrente (sia postale sia bancario).

InformazioneOggi

Poste Italiane nel 2022 ha festeggiato i 160 anni della fondazione e tante sono state le novità per i propri clienti. Soprattutto il rialzo dei tassi dei buoni postali non una ma ben due volte a pochi mesi di distanza.

Infatti, in molti si ricorderanno che a luglio la Cassa depositi e prestiti, ovvero la società che emette tali Buoni, distribuiti poi da Poste Italiane, aveva alzato i tassi di rendimento. Non solo aveva anche emesso un nuovo Buono postale: il 3 anni Plus. A fine ottobre, un po’ come sorpresa di Halloween, c’è stato un nuovo pazzesco regalo per i risparmiatori: un ulteriore rialzo dei tassi di interesse.

Potrebbero essere ancora tante le sorprese che Poste Italiane prepara per i propri clienti; in attesa vediamo quali sono i Buoni fruttiferi postali da prendere in considerazione nel 2023.

Buoni fruttiferi postali da prendere in considerazione anche nel 2023 per un rendimento pazzesco

Per prima cosa ricordiamo perché i Buoni fruttiferi postali sono scelti dagli italiani. I Buoni sono garantiti dallo Stato italiano perché Cassa depositi e prestiti (CDP) è una società gestita per l’85% proprio dallo Stato.

Anche se i rendimenti alla scadenza non sono molto alti, il capitale investito sarà restituito al 100% al momento del rimborso. Così come gli interessi maturati: in questo caso però il titolo deve essere posseduto fino alla scadenza naturale del Buono.

Cassa depositi e prestiti alzando i tassi di interesse ha reso i Buoni particolarmente allettanti anche perché la scadenza è più breve. Si può dire, infatti, che i Buoni fruttiferi postali si piazzano tra i BOT, che durano massimo 12 mesi, e i BTP che, invece, possono avere una scadenza di 50 anni.

3 Buoni da considerare nel 2023

Tra i Buoni postali con rendimento più appetibile c’è il Buono dedicato ai minori che offre un rendimento annuo lordo a scadenza del 4,50%. Il Buono può essere sottoscritto da chiunque, purché maggiorenne, ma deve essere intestato esclusivamente al minore. Il capitale e gli interessi maturano fino alla maggiore età dell’intestatario e come gli altri Buoni può essere rimborsato anche in anticipo. In tal caso però, serve una autorizzazione del giudice tutelare.

I risparmiatori possono anche scegliere il Buono 4×4 con un rendimento annuo lordo a scadenza del 3% e un investimento che dura fino a 16 anni. Gli interessi maturano dopo 4, 8 e 12 anni e può essere rimborsato in qualsiasi momento entro il termine di prescrizione. Anche in questo caso il capitale investito sarà restituito completamente, ma gli interessi solo quelli dopo gli anni indicati in precedenza in base alla data di rimborso. Per esempio, se oggi investiamo denaro in questo Buono e decidiamo fra tre anni di chiedere il rimborso il capitale verrà restituito al 100%, invece gli interessi non saranno restituiti perché non ancora maturati.

Infine, c’è il Buono Ordinario l’evergreen di Poste Italiane con un rendimento annuo a scadenza del 2,50% per investire fino a 20 anni. Anche in questo caso, si è liberi di richiedere il rimborso quando si vuole; gli interessi maturano dopo un anno dalla sottoscrizione e poi ogni bimestre.

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