Risultati aste BTP: rendimenti in calo ma BlackRock ha qualcosa di diverso da dire

Molti esperti hanno già lanciato l’allarme sull’economia, chi vuol essere scettico deve comunque sentire ciò che ha da dire BlackRock: il più grande gestore patrimoniale al mondo.

L’inflazione Usa è stato il vero protagonista in grado di influenzare i rendimenti sui mercati finanziari fino a oggi. Indirettamente con l’intervento delle banche centrali tutto si sconta anche sui Titoli di Stato.

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Redazione informazioneoggi.ti

Mentre BlackRock il più grande gestore patrimoniale al mondo sta prevedendo una recessione diversa da qualsiasi altra il Tesoro stamane è tornato a rifinanziarsi con l’emissione in asta delle tanche di tre BTp a medio lungo termine.

Sono stati raccolti in tutto complessivi 7 miliardi di euro, al massimo dell’offerta fissata dal Mef. Nel dettaglio i risultati dell’asta BTp si sono distinti rispetto ai precedenti per una inversione di tendenza sull’aumento dei rendimenti.

Calano così gli interessi cedolari della nona tranche del BTP 15 dicembre 2024 con codice ISIN IT0005514473. Le richieste sono state pari a 3,59 miliardi, a fronte degli 1,5 miliardi assegnati dal Tesoro e il rendimento si è attestato perciò al 2,62%

Sulla stessa linea la quinta tranche del BTp 15 gennaio 2026. Il titolo con codice ISIN IT0005474330 ha una cedola del 3,5% e un rendimento in calo dello 0,15% al 3,07%.

Si considerano risultati positivi per il tesoro, con domande abbondanti e ridotti costi di finanziamento. È accaduto lo stesso al BTP 15 dicembre 2029 con cedola 3,85% e codice ISIN: IT0005519787. Il titolo ha ricevuto ordini per 4,823 miliardi di euro per un rendimento in calo dello 0,23% al 3,61%.

La ripresa delle quotazioni dei BTP nel 2023 potrebbe non avvenire? Ecco cosa crede la società di investimenti BlackRock

Se il mercato obbligazionario sembra premettere il raggiungimento del bottom, le quotazioni possono tornare a crescere su uno scenario di minori aumenti dei tassi di interesse e una contestuale ripresa nel corso del 2023. Non sembra però dello stesso avviso la società di investimenti Usa BlackRock che mette sul piatto una discesa più marcata dei consumi e non solo.

Secondo gli analisti della Società le banche centrali stanno “causando una recessione in modo deliberato attivandosi con una politica eccessivamente restrittiva”. Nel tentativo di riportare i livelli dei prezzi sotto controllo farebbero pagare un prezzo più salato nel breve termine.

“I banchieri centrali non correranno in soccorso dell’economia quando la crescita rallenterà a seguito di questa politica monetaria.” Sarebbe un controsenso riportare in forza gli stimoli dopo averli rigorosamente abbattuti. Effettivamente questo nuovo regime di tassi porterà variazioni ancora non scontate rispetto a quanto oggi si aspettano gli investitori.

Se questa recessione si rivela diversa da quelle precedenti, forse è il momento di cercare modi non convenzionali per proteggersi ed è possibile che i Titoli di Stato siano parte integrante di un portafoglio tutto in difesa di un eventuale recessione.

Modi non convenzionali di proteggersi dal rischio oltre i Titoli di Stato

Tra i modi non convenzionali c’è invece la possibilità di allocare una parte del capitale in beni di consumo di base; Tassi di interesse più alti rallentando l’economia possono riportare gli investitori verso i settori a prova di recessione. Tra queste società di cibo e bevande, articoli per la casa e prodotti per l’igiene.

Secondo questo scenario sono da evitare invece i beni immobili acquistati aprendo un mutuo. Sebbene il settore immobiliare abbia effettivamente dimostrato la sua resilienza in tempi di aumento dei tassi di interesse il costo dei prestiti sta salendo invece in modo tendenziale. Oltre a questo, un mutuo aperto in una fase economica difficile estesa a livello internazionale, che può mettere a repentaglio diversi settori, inficia la capacità di produrre reddito sufficiente in questi anni e ripagare i debiti.

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