Cambiano i permessi legge 104: è la verità e lo dice l’INPS in un nuovo messaggio

Con un recente messaggio del 9 novembre, l’istituto di previdenza ha inteso rimarcare l’attivazione di una nuova funzionalità per coloro che sfruttano la legge 104, e ci riferiamo in particolare alla funzionalità digitale di rinuncia al beneficio.

Molti lavoratori già avranno sentito parlare della legge 104, un provvedimento normativo varato il 5 febbraio del 1992 che consiste tuttora nel punto di riferimento essenziale, per quanto riguarda la disciplina e le regole sull’assistenza, integrazione sociale e i diritti delle persone con handicap acclarato.

legge 104
canva

Non dimentichiamo che i maggiori destinatari e dunque beneficiari di questa legge sono anzitutto i cittadini disabili, ma teniamo conto anche del fatto che il provvedimento contiene regole di tutela per chi vive con loro, non di rado i caregiver di dette persone.

Ben si comprende allora una legge di questo tipo, alle luce delle specifiche esigenze di tutela che meritano le persone con handicap, e di cui è stato finora ben conscio il legislatore. D’altronde vero è che l’autonomia e l’integrazione sociale si conseguono soltanto assicurando un opportuno sostegno alla persona disabile e alla sua famiglia. Questo supporto può essere conferito sia a livello di servizi di aiuto familiare, sia sul piano di misure di sostegno psicologico o tecnico.

Nel corso di questo articolo torniamo a parlare di legge 104 poiché recentemente l’istituto di previdenza è nuovamente intervenuto in proposito, prendendo parola sul meccanismi di tutela dei ben noti permessi legge 104. Di seguito ne parleremo, onde scoprire che cos’è di fatto cambiato. I dettagli.

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Permessi legge 104: il contesto di riferimento

Come accennato in apertura, l’istituto di previdenza ha recentemente ha indicato una modifica di rilievo in materia di permessi legge 104, vale a dire quel meccanismo per cui il lavoratore subordinato ha diritto di assentarsi dal luogo di lavoro al fine di andare ad assistere un disabile bisognoso di cure. Come tanti altri diritti a favore del lavoratore, pensiamo ad esempio alle ferie o al pagamento degli straordinari, anche nel caso dei permessi legge 104, la tutela al lavoratore è assicurata dal fatto che l’assenza dell’ufficio è comunque pagata.

Il meccanismo in oggetto prevede la possibilità di assentarsi per tre giorni al mese, anche frazionabili in ore. Ricordiamo brevemente che tra i soggetti che possono chiedere i permessi legge 104 vi sono i genitori, il coniuge ma anche la parte dell’unione civile e il convivente di fatto.

Altro punto interessante di questo meccanismo è che i permessi legge 104 posso essere domandati e ottenuti dal disabile lavoratore per se stesso, a riprova del fatto che la legge 104 intende tutelare allo stesso modo sia i lavoratori disabili, che i familiari che si occupano dei primi e che al contempo svolgono una professione.

Pertanto in sintesi i permessi legge 104 altro non sono che dei riposi mensili retribuiti, che spettano di diritto ai lavoratori che assistono un familiare portatore di un grave handicap, e quindi non autosufficiente.

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La novità di cui al messaggio n. 4040 INPS dello scorso 9 novembre

Ebbene, l’istituto di previdenza ha reso noto il messaggio del 9 novembre 2022 con cui ha indicato il rilascio di una nuova funzionalità nell’ambito dello sportello telematico per la presentazione della domanda online dei permessi legge 104. In particolare, si tratta della nuova funzionalità di rinuncia ai benefici, che – di fatto – permette agli utenti di comunicare all’istituto di previdenza di rinunciare in tutto o in parte al periodo richiesto nella domanda originaria.

In altre parole, la più recente novità comunicata dall’Inps attiene allo sportello telematico per l’acquisizione delle domande permessi legge 104. Il servizio è ora integrato con una innovativa funzionalità per permettere, se del caso, la variazione di determinate condizioni dichiarate in precedenza in una domanda già effettuata.

Lo ribadiamo per chiarezza: oggi è inclusa la facoltà di “Rinuncia ai benefici” per consentire di rendere nota all’istituto di previdenza la volontà di rinunciare, in tutto o in parte, al periodo richiesto nella domanda originaria. Inoltre, come specificato nel messaggio, la rinuncia può attenere ai giorni richiesti per assistere un familiare disabile, ai giorni ed alle ore ad essi alternativi richiesti dal lavoratore per sé stesso, e al prolungamento del congedo parentale e riposi orari a essi alternativi.

Alcune precisazioni finali sulla domanda Inps per i permessi legge 104

Abbiamo ricordato poco fa che per ottenere i permessi legge 104 occorre passare prima per la richiesta telematica all’Inps. Ebbene precisiamo che, in ogni caso, per potersi avvalere della possibilità dei permessi 104 e chiederli così al datore di lavoro, il lavoratore deve anzitutto fare domanda preliminare all’Inps via web. Una domanda che può essere effettuata tramite il servizio dell’Inps stesso ma anche con il contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile; o anche facendo riferimento a enti di patronato e intermediari dell’istituto di previdenza.

Di fatto dunque questa è dunque una sorta di autorizzazione da parte dell’Inps, che va chiesta una sola volta e grazie alla quale il lavoratore è legittimato poi a chiedere di sfruttare questi benefici al datore di lavoro.

In ogni caso, per ulteriori dettagli, rinviamo al testo del messaggio Inps n. 4040 del 9 novembre 2022.

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