Assegno di vedovanza ad integrazione reversibilità: requisiti e valore dell’assegno

Di cosa si parla quando si fa riferimento all’assegno di vedovanza che integra la reversibilità: quali requisiti e importi

Quando si parla di assegno di vedovanza, ci si riferisce ad un beneficio che va ad incrementare la pensione di reversibilità per vedovi invalidi al cento per cento.

assegno di vedovanza
InformazioneOggi

Quello in questione è un beneficio di natura economica per vedovi che hanno anche inabilità al lavoro, oppure hanno già la ricezione dell’assegno di accompagnamento.

Infatti non tutti sanno che le persone vedove che ricevono la pensione di reversibilità e sono invalidi possono avere anche diritto a tale assegno familiare.

Si tratta di un incremento di 52,91 euro mensili, ovvero seicento euro circa all’anno. Il punto sugli importi viene approfondito in seguito. Vi è la retroattività dello stesso, sino a massimo 5 anni, con la possibilità di giungere sino a 3400 euro per quanto attiene gli arretrati.

Dev’esservi il soddisfacimento di taluni requisiti al fine di poter percepire l’assegno di vedovanza, in aggiunta alla condizione di vedovo/a. Anzitutto occorre che la persona sia vedova di un lavoratore in servizio, tanto nel privato quanto nella P.A.

Poi, come detto, occorre che la stessa benefici della pensione di reversibilità. Occorre però sottolineare che l’assegno non si concede a chi è titolare di pensione di reversibilità di uno dei regimi di sicurezza sociale, per quanto attiene gli autonomi. Dunque non vi è il diritto a percepirlo qualora si fosse vedovi di autonomi quali artigiani, commercianti. E ancora, coltivatori diretti, coloni oppure mezzadri.

Al fine dell’ottenimento delle prestazioni di invalidità, i soggetti devono essere del tutto disabili al cento per cento, e non esser capaci di svolgere attività da lavoro. Non mancano ad ogni modo alcune eccezioni, come nel caso di chi riceve una indennità di accompagnamento, e può vantare ugualmente il diritto alle prestazioni di invalidità.

Assegno di vedovanza, importi: quant’è e come richiederlo

C’è grande attenzione sul tema rilevante che si lega alla pensione di reversibilità per vedove con all’incirca 635 euro in più. Il calcolo viene fatto secondo una percentuale del trattamento da pensione già erogato oppure avrebbe ricevuto il lavoratore. Ciò relativamente al legame di parentela con la persona venuta a mancare.

Nel dettaglio il sessanta per cento al coniuge. Il settanta per cento all’unico foglio superstite minorenne, studente oppure disabile. Il venti per cento ad ogni figlio, pur se il coniuge ne ha diritto. Qualora il coniuge non ne avesse diritto, ad ogni figlio spetterebbe invece il quaranta per cento.

E ancora, il quindici per cento l’uno a genitori oppure fratelli. Per quanto riguarda le tempistiche, l’erogazione della prestazione si ha sin dal primo giorno del mese che segue la morte del soggetto, lavoratore oppure pensionato.

La domanda la si presenta all’INPS, e le opzioni disponibili per gli interessati sono le canoniche, circa l’invio della richiesta telematicamente.

È possibile far uso dei servizi telematici dell’Istituto, mediante l’accesso con SPID/CIE/CNS, e potrebbe esser possibile ancora per un po’ l’impiego del pin dispositivo. Sin dal 10.2020, non vi è più emissione di quest’ultimo dall’INPS. Tuttavia, per chi lo ha ancora attivo, lo si potrebbe impiegare in tale fase.

Domanda Assegno di vedovanza: altri aspetti e come fare richiesta

I soggetti interessanti possono far richiesta dell’assegno, mediante le credenziali di accesso ed impiegando il servizio contact center di INPS. Qualora non si avesse modo di accedere mediante credenziali, occorre sapere che si può far riferimento ai Patronati abilitati a questa operazione.

La presentazione della richiesta di tale misura può esser fatta dal coniuge superstite, oppure dal rappresentante del pensionato, qualora questi fosse venuto a mancare. Non vi sono scadenze fisse circa la domanda. Bisogna tener presente che la richiesta può esser anche postuma.

Al fine della presentazione della stessa occorre che siano allegati diversi documenti, comprese autocertificazioni riportanti data del decesso del coniuge per cui si fa richiesta della pensione. Oppure che ha già fatto richiesta circa la pensione di reversibilità. E ancora, la categoria di quest’ultima, il libretto di invalidità al cento per cento di chi fa richiesta. Poi, l’ultima dichiarazione dei redditi e la copia fotostatica valida del documento di riconoscimento di chi fa richiesta.

Avendo cura di informarsi ed approfondire i dettagli sulla documentazione, una volta completa, si può prestare domanda in presenza oppure telematicamente.

Requisiti reddituali assegno di vedovanza e a quanto ammonta

La questione reddituale del soggetto che fa richiesta è rilevante, dal momento che va a determinare l’importo dell’assegno stesso, oltre ad essere centrale in merito all’accoglimento della richiesta.

Il governo stabilisce di anno in anno le soglie reddituali e si legano alle dichiarazioni dei dei redditi dell’anno prima. Al fine della determinazione della giusta entità dell’assegno, le persone che fanno richiesta devono comunicare l’ultima dichiarazione dei redditi, e le prove circa altre fonti di reddito qualora ve ne fossero.

Un aspetto chiaramente rilevante è quello legato agli importi che spettano. Per coloro che ne fanno richiesta, il cui reddito è sino a 28.659,42, l’assegno è pari a 52,91 euro mensili. Per chi invece ha reddito tra 28.659,43 e 32.148,87, spettano 19,59 euro mensili. Andando a superare tale ultima soglia, non vi è l’erogazione dello stesso.

Questi, alcuni dettagli generali, ma è opportuno approfondire ed informarsi su temi, elementi, requisiti e tutti gli aspetti importanti legati a tale questione. Anche presso esperti e professionisti della materia, per chiarire eventualmente dubbi e saperne maggiormente.

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